Un mistero fitto Scomparsa del piccolo Émile in Francia, distrutta una soletta dove si pensava fosse il suo cadavere

Red. / nb / pab

17.9.2023

Le ricerche del piccolo Emile, scomparso dall'8 luglio, continuano a condurre gli investigatori verso Haut-Vernet, il luogo in cui il bambino è stato visto per l'ultima volta.
Le ricerche del piccolo Emile, scomparso dall'8 luglio, continuano a condurre gli investigatori verso Haut-Vernet, il luogo in cui il bambino è stato visto per l'ultima volta.
2023 CNES

Le indagini sulla sorte del piccolo Émile, scomparso l'8 luglio, continuano a condurre gli investigatori verso Haut-Vernet, il luogo in cui è stato visto l'ultima volta. Secondo BFM DICI, allinizio della settimana appena conclusa si sono svolte delle ricerche in una casa di alcuni parenti del bimbo. Ma, malgrado la distruzione di una soletta in cemento, nessun nuovo elemento sarebbe stato raccolto.

Red. / nb / pab

All'inizio della settimana appena conclusa al diffondersi in Francia della notizia data dal canale TV BFM DICI che dei veicoli della polizia e un camion pieno di detriti erano stati avvistati non distanti dal luogo dove è scomparso Émile, ragazzino di soli due anni e mezzo, era rinata la speranza di finalmente poter capire cosa sia successo in quel pomeriggio d'estate canicolare nel villaggio di Haut-Vernet, delle Alpi dell'Alta Provenza.

Le voci si sono rincorse di una possibile nuova pista, forse decisiva per risolvere il mistero. I poliziotti avvistati sul luogo avevano previsto una missione di tre giorni. In questo lasso di tempo avrebbero dovuto rompere una soletta di cemento situata nei pressi di una casa individuale (di tipo «Phenix», al nome della, in Francia celebre, ditta, ora fallita, di costruzioni).

Lo stabile, che appartiene a dei parenti del bimbo scomparso si trova non lontano dalla casa di Haut-Vernet da dove è sparito il piccolo Émile. È immerso nei prati verdi, non lontano da un ovile di fortuna, nascosto dietro due alberi centenari.

Un'altra pista falsa? 

Gli investigatori, armati di martello pneumatico, hanno distrutto una grande soletta di cemento che era stata posata durante dei lavori eseguiti da un'azienda quest'estate.

I primi giorni dopo la scomparsa, nelle perquisizioni a tappeto della zona, il sonar aveva rilevato un'anomalia sotto il cemento. Questa scoperta aveva quindi indotto gli investigatori a distruggere parte della soletta per escludere ogni possibilità.

Gli scavi erano iniziati a metà agosto prima di essere sospesi, per dei motivi ancora ignoti. Sono appunto ripresi a inizio settimana, ma dopo soli due giorni, un giorno prima del previsto, gli inquirenti hanno deciso di sospenderli perché non sarebbe emerso nessun nuovo elemento. 

Il corpo del piccolo Émile non è quindi stato trovato sotto l'enorme lastra. «Questi scavi erano un controllo da parte dei gendarmi per permettere al proprietario della casa di terminare i lavori», ha poi spiegato dopo il sindaco di Le Vernet ai giornalisti.

Il mistero rimarrà irrisolto?

La polizia sta esaurendo a poco a poco tutte le piste da seguire per risolvere il mistero del piccolo Émile. 

Giova ricordare che era sparito un sabato a fine pomeriggio in pieno periodo canicolare senza acqua o cibo e che era stato visto per l'ultima volta in una stradina di Haut-Vernet, dove era appena arrivato per le vacanze estive a casa dei nonni. La zona è montagnosa, impervia.

Erano subito scattate delle imponenti ricerche con il coinvolgimento di circa 800 persone tra poliziotti, gendarmi, soccorritori professionisti, unità cinofile e anche degli elicotteri.

Sono state vagliate diverse ipotesi: si era perso? Era stato vittima di un incidente sulla strada? Di un incidente agricolo? Era stato rapito?

All'epoca sono stati perlustrati i 30 edifici del paesello, così come i veicoli, interrogati i 25 abitanti e setacciati meticolosamente 12 ettari di terreno.

S'era analizzata una traccia di sangue trovata su un'auto ma era, stando agli analisi, di origine animale. Si era addirittura arrivati a setacciare le balle di fieno nei campi circostanti nel timore che fosse rimasto tragicamente la preda di un macchinario agricolo, senza contare l'analisi di tutti i dati di telefonia mobile della zona per individuare dei movimenti sospetti o di potenziali criminali di passaggio.

Insomma, scartata anche l'ipotesi che il cadavere del piccolo Émile potesse essere stato nascosto sotto la soletta di cemento della casa di alcuni parenti, gli investigatori sembrano non avere più piste valide da esplorare per risolvere il mistero, che, a questo punto, sembra destinato a restare tale per sempre.