Morta su una spiaggia paradisiaca. L'artista Stephanie Leigh Rose ironizza in maniera morbida e divertente sulla follia dei selfie.
Davanti alla famosa piramide di Kukulcán nel vecchio sito maya di Chichén Itzá in Messico, Stephanie Leigh Rose si getta a terra e fa la morta, attirando su di sé gli sguardi increduli dei turisti.
È stata invitata a un matrimonio, ma è morta: Stephanie Leigh Rose suscita l'ilarità e regala una foto divertente.
Qui, interpreta la morta in montagna: Stephanie Leigh Rose porta avanti il suo progetto di «STEFDIES» da otto anni.
Qui, ha tirato le cuoia in prossimità del ponte del Golden Gate, vicino San Francisco.
Per farsi immortalare, Stephanie Leigh Rose non deve temere la polvere e la sporcizia delle strade.
In questa foto, bisogna guardare bene per trovare il corpo.
L'idillio della spiaggia improvvisamente finisce, quando Stephanie Leigh Rose si mette in posa.
La pianista non mostra alcun interesse per il fatto che l’artista sia caduta sul water.
Almeno la strada fino ai funerali non dovrebbe essere così lunga.
L’artista americana vive attualmente a Londra.
Figlia di un soldato della marina, Stephanie Leigh Rose viaggia sin dalla sua infanzia e si sente apolide.
Un calice levato in onore della defunta.
Alcuni passanti sembrano in qualche modo interdetti.
Una veduta spettacolare – e un cadavere.
Stephanie Leigh Rose ha intitolato questa serie «STEFDIES»...
... che è un gioco di parole tra «selfies» e «Stef dies» («Stef muore»)
Con questa serie, Stephanie Leigh Rose vorrebbe ritornare all'origine della fotografia – immortalare momenti unici e poter dire «Io c'ero».
L'artista che si fa passare per morta
Morta su una spiaggia paradisiaca. L'artista Stephanie Leigh Rose ironizza in maniera morbida e divertente sulla follia dei selfie.
Davanti alla famosa piramide di Kukulcán nel vecchio sito maya di Chichén Itzá in Messico, Stephanie Leigh Rose si getta a terra e fa la morta, attirando su di sé gli sguardi increduli dei turisti.
È stata invitata a un matrimonio, ma è morta: Stephanie Leigh Rose suscita l'ilarità e regala una foto divertente.
Qui, interpreta la morta in montagna: Stephanie Leigh Rose porta avanti il suo progetto di «STEFDIES» da otto anni.
Qui, ha tirato le cuoia in prossimità del ponte del Golden Gate, vicino San Francisco.
Per farsi immortalare, Stephanie Leigh Rose non deve temere la polvere e la sporcizia delle strade.
In questa foto, bisogna guardare bene per trovare il corpo.
L'idillio della spiaggia improvvisamente finisce, quando Stephanie Leigh Rose si mette in posa.
La pianista non mostra alcun interesse per il fatto che l’artista sia caduta sul water.
Almeno la strada fino ai funerali non dovrebbe essere così lunga.
L’artista americana vive attualmente a Londra.
Figlia di un soldato della marina, Stephanie Leigh Rose viaggia sin dalla sua infanzia e si sente apolide.
Un calice levato in onore della defunta.
Alcuni passanti sembrano in qualche modo interdetti.
Una veduta spettacolare – e un cadavere.
Stephanie Leigh Rose ha intitolato questa serie «STEFDIES»...
... che è un gioco di parole tra «selfies» e «Stef dies» («Stef muore»)
Con questa serie, Stephanie Leigh Rose vorrebbe ritornare all'origine della fotografia – immortalare momenti unici e poter dire «Io c'ero».
Stephanie Leigh Rose è stanca dei viaggiatori che si recano principalmente nei siti turistici per fare tonnellate di selfie. L’artista americana preferisce assumere pose sconcertanti e farsi fotografare fingendosi morta ovunque le venga in mente.
Il padre dell’artista, che vive attualmente a Londra, lavorava nella marina americana. Stephanie Leigh Rose viaggia dunque sin dalla sua infanzia ed è incapace di dire dove si trovi la sua casa. Con tutti i luoghi che percorre, crea una relazione molto speciale, deliberatamente morbida.
Non ama posizionarsi davanti ai siti turistici con un sorriso artificiale e una pettinatura perfetta per sfoderare un bastone da selfie, come fa la maggior parte dei turisti. E così, si distende al suolo, assumendo la posizione di una donna appena morta.
Attraverso questo progetto che ha lanciato circa otto anni fa, Stephanie Leigh Rose vorrebbe ritornare alle fonti della fotografia – immortalare momenti unici e poter dire «C'ero», scrive sul suo sito internet. Ha intitolato questa serie «STEFDIES», un gioco di parole tra «selfies» e «Stef dies» («Stef muore»).
I selfie più pericolosi
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Tony gira il mondo
Tony Giles, 39 anni, è cieco. Senza le sue protesi acustiche, ha soltanto il 20% di capacità uditiva. Nonostante ciò, questo avventuriero inglese ha già visitato 125 paesi.
Freddo glaciale? Per Tony Giles non è un problema. L'uomo si è, infatti, già recato nel Circolo polare antartico.
Tony (qui sulle isole Falkland) ha perso la vista all'età di dieci anni. Durante gli anni dell'adolescenza, dovendo recarsi da solo a scuola, ha imparato a viaggiare in solitudine.
Nel 2008, Tony ha subito un trapianto di rene. Ma ciò non gli ha impedito di continuare a viaggiare.
Tony ha già visitato gli spettacolari monasteri delle Meteore in Grecia.
Ha percorso tutti gli Stati Uniti.
Ha rischiato di farsi investire a Gerusalemme.
Tony Giles ha già pubblicato due libri sulle sue avventure in giro per il mondo.
Questo coraggioso avventuriero può depennare anche l'Islanda dalla sua lista di luoghi da visitare.
Negli anni trascorsi in una scuola per disabili, Tony ha imparato che ci sono persone la cui sorte è peggiore della sua.
Il suo migliore amico era affetto da distrofia muscolare. «Stava morendo poco alla volta. Ciò ha influito molto su di me. Lui è morto nell'ottobre 1995. Ero così addolorato», scrive Tony (qui in Mali) sul suo sito Internet tonythetraveller.com.
In seguito a quel triste evento, Tony (qui in Colombia) comincia a bere. Ma con l'aiuto dei suoi amici, riesce a liberarsi da questa dipendenza nel 2002.
Equitazione in Nicaragua? Per Tony, non è un problema!
Tony Giles non teme neppure le intemperie.
Tony Giles ha praticato couchsurfing in Venezuela, in Tanzania, in Uganda, in Kenya, in Indonesia, in Ungheria e in Giappone.
Tony Giles in paradiso: Curaçao.
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