Giustizia TF: 80'000 franchi per falso allarme bomba

ATS

5.7.2019 - 12:52

Una francese all'origine di un falso allarme bomba all'aeroporto di Ginevra nel luglio 2016 dovrà pagare una fattura di 88'495 franchi.
Una francese all'origine di un falso allarme bomba all'aeroporto di Ginevra nel luglio 2016 dovrà pagare una fattura di 88'495 franchi.
Source: KEYSTONE/LAURENT GILLIERON

Una francese all'origine di un falso allarme bomba all'aeroporto di Ginevra nel luglio 2016 dovrà pagare una fattura di 88'495 franchi legata all'intervento della polizia.

Il ricorso della donna, che aveva agito per una questione coniugale, è stato giudicato irricevibile dal Tribunale federale (TF).

La cifra da pagare corrisponde a 880 ore di lavoro effettuato dalle forze dell'ordine in seguito al falso allarme bomba. La donna aveva chiamato l'ufficio doganale dicendo che una persona munita di esplosivo si sarebbe recata nel settore francese dello scalo il giorno successivo.

In un contesto molto teso in seguito agli attentati di Nizza (F), il dispiegamento di forze è stato impressionante. Localizzata grazie al numero di telefono, la madre di famiglia – domiciliata a Annecy (F) – ha riconosciuto di aver agito per impedire all'amante del marito di partire in vacanza.

La donna aveva fatto ricorso contro la fattura mandata dal comandante della polizia di Ginevra, ma la sua richiesta era già stata giudicata irricevibile dalla giustizia ginevrina. Ora l'Alta corte di Losanna ha confermato la decisione. Il Tribunale di Annecy l'aveva dal canto suo condannata a sei mesi di prigione, dei quali tre da scontare.

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