Svizzera Condannato per stupro su minore e abusi su adolescenti

gn, ats

14.6.2022 - 16:36

L'imputato contattava le sue vittime online (archivio)
L'imputato contattava le sue vittime online (archivio)
Keystone

Un uomo di 34 anni è stato condannato a tre anni e dieci mesi di carcere nel canton Turgovia per aver violentato una ragazza di 16 anni e aver commesso atti sessuali con adolescenti di età inferiore ai 16 anni.

Keystone-SDA, gn, ats

La pena è stata sospesa a profitto di una terapia stazionaria. L'imputato spesso seduceva le sue vittime nelle chat room online, spacciandosi per qualcuno di molto più giovane.

Il Tribunale distrettuale di Kreuzlingen (TG) l'ha dichiarato colpevole di stupro e atti sessuali con minori. Ha seguito in gran parte il pubblico ministero che chiedeva quattro anni di carcere. La difesa invece voleva che l'uomo fosse assolto dall'accusa di stupro, che la pena non superasse un anno e mezzo di reclusione con la condizionale e che fosse accompagnata da una terapia ambulatoriale.

Il verdetto ha lasciato l'imputato – che nega le principali accuse – in stato di shock. Accompagnato da agenti di polizia, è uscito di corsa dall'aula mentre il presidente del tribunale stava ancora leggendo la sentenza.

Incontri online

I primi fatti risalgono all'estate del 2009. L'accusato incontra una ragazza di 16 anni che aveva conosciuto su Facebook. Si recano insieme in un negozio, poi vanno in un parco. Secondo l'accusa, l'imputato afferra improvvisamente l'adolescente e la trascina verso la sua auto. La porta in un parcheggio e la violentata sul sedile posteriore.

Secondo il pubblico ministero, l'uomo ha sentito l'impulso di violentare la ragazza e ha agito di conseguenza. La perizia psichiatrica dimostra che soffre di un disturbo di personalità antisociale e un profondo narcisismo. Il rischio di recidiva è elevato.

Durante il procedimento, l'imputato ha rilasciato dichiarazioni contraddittorie, prima negando di conoscere la vittima, poi ammettendo di averla violentata. Nel frattempo ha ritrattato la confessione, resa in detenzione preventiva solo su pressione del suo ex avvocato, secondo la difesa.

Suicidio della vittima

La vittima non ha potuto essere ascoltata durante il processo. Si è suicidata l'anno scorso, tre anni dopo aver sporto denuncia contro l'imputato. Il pubblico ministero ha comunque letto la versione dei fatti della giovane donna.

Il trentenne l'aveva ricontattata su Facebook, diversi anni dopo la violenza, chiedendole di inviargli una foto della sua vagina. È stato questo episodio a far riaffiorare il ricordo dello stupro e a portare alla sua denuncia. Le sue dichiarazioni sono credibili e coerenti, ha sottolineato il procuratore. Hanno convinto anche la corte.

Chat sessuali e abusi su adolescente

L'imputato ha pure incitato diversi adolescenti di età inferiore ai 16 anni a compiere atti sessuali, chattando con loro dopo essersi fatto passare per una persona molto più giovane. Ha anche abusato sessualmente di un quattordicenne nell'appartamento di un conoscente. «Pensavo che avesse 18 anni, come mi ha detto (online)», ha detto ai giudici l'uomo, che si era spacciato per un diciassettenne.