Giustizia Due tifosi dello Zurigo sono stati condannati per lancio di petardi in treno

daoe, ats

4.9.2023 - 14:00

Il Tribunale penale federale (TPF) ha condannato oggi due tifosi della squadra di calcio dello Zurigo per aver lanciato dei petardi all'interno di un treno. Sono state inflitte loro pene distinte, dato che il più giovane è stato pure accusato di aver preso a calci in testa un avversario durante un torneo campestre.

La curva dei tifosi dello Zurigo in un'immagine illustrativa d'archivio.
La curva dei tifosi dello Zurigo in un'immagine illustrativa d'archivio.
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Keystone-SDA, daoe, ats

I due argoviesi, fratellastri, sono stati ritenuti colpevoli di uso delittuoso di materie esplosive o gas velenosi nonché di danneggiamento. Il fratello maggiore, oggi 29enne, è stato condannato a 18 mesi di pena detentiva con la condizionale, nonché a una pena pecuniaria di 120 aliquote giornaliere da 30 franchi, anch'essa sospesa con la condizionale.

Per il più giovane dei due è stata invece espressa una pena detentiva di 32 mesi parzialmente sospesa: dovrà scontare in carcere 10 mesi. I giudici di Bellinzona gli hanno inoltre imposto una pena pecuniaria di 120 aliquote da 80 franchi.

La pena più severa nei confronti dell'ora 26enne è da ricondurre al fatto che a suo carico vi è anche il reato di tentata lesione personale grave.

I fatti della notte del Primo agosto

Nella notte del Primo di agosto 2021, attorno alle 2 del mattino, i due imputati, di rientro dai festeggiamenti svoltisi al Letzigrund in occasione del 125esimo anniversario del Football Club Zurigo, avevano azionato all'interno di un vagone tre petardi, precedentemente sottratti a terze persone.

Fortunatamente, al momento dell'accaduto nessun passeggero era rimasto ferito. Entrambi avevano bevuto diversi litri di birra e grappa e, in stato di ebbrezza, avevano ripreso l'atto di vandalismo con i propri cellulari.

Un altro reato commesso durante il processo

Solo qualche mese più tardi, nel dicembre 2021 e in pieno svolgimento del procedimento penale per quanto successo all'interno del convoglio, il 26enne aveva commesso un altro crimine: durante un torneo campestre, il giovane aveva sferrato un calcio alla testa ad un avversario che giaceva a terra causandogli una commozione cerebrale.

Grazie al provvidenziale intervento di un compagno di squadra dell'argoviese, la vittima era stata solo sfiorata con l'estremità del piede. Tuttavia, il giocatore aveva comunque subito una ferita aperta al cranio.

La condanna non è ancora definitiva e può essere impugnata presso la Corte d'appello del Tribunale penale federale. (sentenza SK.2022.45 del 20 marzo 2023)