Incidente La tragedia di Superga: il «Grande Torino» distrutto in un disastro aereo

gusi

6.5.2019

Erano quasi invincibili: prima della scomparsa dei giocatori, nel 1949, il «Grande Torino» aveva vinto 93 partite consecutive in casa.
Erano quasi invincibili: prima della scomparsa dei giocatori, nel 1949, il «Grande Torino» aveva vinto 93 partite consecutive in casa.
Wikipedia

Prima della guerra dominava il calcio italiano. Nel 1949, i giocatori dell'associazione calcistica Torino erano all'apice della loro carriera. Ma proprio in quel momento una catastrofe li distrusse per sempre.

La visibilità era cattiva il giorno dell'incidente, nel pomeriggio del 4 maggio 1949. Poco prima delle 17, la squadra del Torino tornava da una partita amichevole giocata a Lisbona, a bordo di un aereo Fiat G.212. I calciatori avevano quasi terminato la trasvolata quando l'apparecchio è entrato in un fitto banco di nebbia nei pressi di Torino. La visibilità era di soli 40 metri, come annunciato dal pilota alla torre di controllo dell'aeroporto.

Troppo poco per evitare la tragedia che avevano di fronte. Nella cabina di pilotaggio, l'equipaggio non si era reso conto che l'aereo volava troppo basso. Così, l'apparecchio si è schiantato contro la basilica di Superga, sulla collina a fianco della città che culmina a 675 metri di altitudine. Le stelle dell'AC Torino non ebbero scampo e morirono sul colpo.

L'aereo Fiat G.212 si è schiantato contro la basilica di Superga, su una collina nei pressi della città di Torino, che raggiunge i 675 metri di altitudine.
L'aereo Fiat G.212 si è schiantato contro la basilica di Superga, su una collina nei pressi della città di Torino, che raggiunge i 675 metri di altitudine.
Keystone

Quattro scudetti consecutivi

Tutta la regione ha pianto la morte dei suoi eroi. La squadra era considerata all'epoca la migliore d'Italia, cosa che era stata in effetti dimostrata in modo impressionante negli anni precedenti. Nel 1942, aveva vinto il suo secondo titolo di Campione d'Italia, al quale ne seguirono altri cinque, di cui quattro nell'era del «Grande Torino».

Quest'ultimo ha mostrato tutta la sua forza nel corso di una partita della nazionale, contro l'Ungheria, nel 1947: dieci giocatori su undici provenivano proprio dal Torino. Soltanto il portiere, Lucidio Sentimenti, giocava nel club rivale della città, la Juventus. La squadra era inoltre praticamente invincibile nel suo stadio. Prima della tragedia di Superga, aveva vinto 93 partite consecutive in casa.

Tifosi ancora in lutto

Lo schianto aereo uccise 31 persone quel pomeriggio, tra le quali 18 giocatori, cinque dirigenti del club, tre giornalisti, quattro membri dell'equipaggio e un interprete. Qualche giorno più tardi, in occasione dei funerali, circa 500.000 persone accorsero per dire addio ai loro campioni.

Circa 500.000 persone accorsero per dire addio ai loro eroi in occasione dei funerali.
Circa 500.000 persone accorsero per dire addio ai loro eroi in occasione dei funerali.
Keystone

Sul terreno di gioco, il Torino non è mai riuscito a tornare ai livelli di quell'epoca d'oro. Il club - che dopo la sua rifondazione si chiama Torino FC - ha vinto soltanto un campionato (nella stagione 1975-1976). Ancora oggi, i tifosi si appassionano alla storia della loro straordinaria squadra scomparsa in un grigio pomeriggio il 4 maggio 1949.

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