Come in un film Tre naufraghi scrivono «HELP» sulla sabbia di un'isola disabitata e vengono salvati

smi

12.4.2024

Nell’atollo disabitato di Pikelot, in Micronesia, tre persone abbandonate scrivono il loro grido di aiuto nella sabbia con fronde di palma. E grazie a ciò si salvano.
Nell’atollo disabitato di Pikelot, in Micronesia, tre persone abbandonate scrivono il loro grido di aiuto nella sabbia con fronde di palma. E grazie a ciò si salvano.

Tre pescatori si ritrovano bloccati su un'isola disabitata nel bel mezzo del Pacifico. Ma dopo più di una settimana la Guardia costiera americana li ha trovati e salvati. Gli uomini avevano scritto «HELP» sulla sabbia con le fronde delle palme.

smi

12.4.2024

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Tre pescatori naufragano a Pasqua e si rifugiano su una piccola isola disabitata della Micronesia, nel Pacifico.
  • Come nei film, scrivono «HELP» («AIUTO») nella sabbia con le fronde delle palme.
  • Una settimana dopo, la scritta viene vista da una squadra di volo di ricerca della Guardia Costiera degli Stati Uniti, che riferisce la loro posizione.
  • Nove giorni dopo il naufragio, una nave della Guardia Costiera recupera i tre uomini e li riporta a casa.

Sembra la scena di un film, ma invece è tutto reale. L'equipaggio di un aereo della Guardia Costiera statunitense, che sta sorvolando un'isola disabitata nel mezzo del Pacifico, legge la parola «HELP» scritta sulla sabbia bianca. È il grido d'aiuto, lanciato attraverso le fronde delle palme, da tre pescatori che sono naufragati il 31 marzo, giorno di Pasqua. 

Come riporta la «CNN», i tre uomini erano salpati da Polowat in Micronesia su una barca aperta di sei metri di lunghezza con un motore fuoribordo. Per pescare, hanno percorso oltre 100 miglia fino al piccolo atollo di Pikelot. Una voltà lì, però, sono stati travolti dalle onde e il motore dell'imbarcazione ha subito danni irreparabili.

Il trio si salva raggiungendo l'isola disabitata, dove però scopre che anche la loro radio è fuori uso. 

I parenti però non sembrano preoccuparsi troppo del loro non ritorno, forse perché sanno che comunque ci vuole almeno un giorno di navigazione per raggiungere le zone di pesca e un altro per tornare a casa.

Pikelot fa parte della Micronesia ed è disabitata, ma viene occasionalmente visitata dai pescatori.
Pikelot fa parte della Micronesia ed è disabitata, ma viene occasionalmente visitata dai pescatori.
US Coast Guard

Voli esplorativi dal Giappone e dalle Hawaii

Ma a un certo punto, cresce il timore che sia successo loro qualcosa. Il 6 aprile, quindi, uno dei parenti dei tre pescatori ne ha denunciato la scomparsa.

La Guardia costiera americana a Guam, ricevuto l'allarme, ha dunque dato il via a dei voli di ricognizione dalla base americana di Okinawa, in Giappone. Il giorno successivo, l'equipaggio ha poi scoperto il grido di aiuto lanciato sulla spiaggia.

Gli uomini bloccati sull'isola deserta, ma occasionalmente visitata dai pescatori, sono sopravvissuti nutrendosi di noci di cocco e acqua di un pozzo.

Più piccolo di un ago in un pagliaio

La storia del salvataggio dei tre uomini sembra troppo banale anche per Hollywood. E diventa ancora più incredibile se si considera quanto sia piccolo il pezzo di terra che è stato scoperto dalla squadra di ricerca nel vasto Pacifico.

Pikelot ha infatti una superficie di circa 3100 m2, che corrisponde a un cerchio con un diametro di 63 metri o un terzo dell'area di un campo di calcio. L’area di ricerca che la squadra della Guardia costiera ha dovuto esplorare è invece di ben 267’000 km2, quasi sette volte la superficie della Svizzera.

Probabilmente è stato solo per fortuna che i soccorritori abbiano trovato così in fretta la scritta, che è ovviamente stata cruciale per ritrovare e poi salvare i tre uomini.

Pikelot si trova tra Papua Nuova Guinea, Filippine e Giappone. L'atollo ha un terzo della superficie di un campo di calcio.
Pikelot si trova tra Papua Nuova Guinea, Filippine e Giappone. L'atollo ha un terzo della superficie di un campo di calcio.
Google Maps

Il salvataggio è stato impegnativo

Ma come è avvenuto il salvataggio? Come prima cosa, la squadra della Guardia Costiera ha consegnato dei pacchi con generi di prima necessità, perché non poteva portare con sé i pescatori. Ma ne ha annunciato la posizione a un'altra squadra.

Il giorno dopo, un altro aereo è quindi decollato dalle Hawaii, a oltre 6.000 chilometri di distanza. La sua squadra ha lanciato una radio su Pikelot, così che il trio potesse interagire finalmente con i soccorritori. Il giorno successivo, finalmente, una nave è arrivata davanti all'isola di Pikelot e ha potuto prendere a bordo le tre persone bloccate.

Come se la storia non fosse già abbastanza spettacolare, uno dei membri dell'equipaggio è della Micronesia, parla la lingua degli uomini ed è anche lontanamente imparentato con uno di loro.

I tre pescatori non sono stati i primi a restare bloccati a Pikelot: nel 2020 era infatti successo ad altri tre uomini, i quali avevano scritto «S.O.S.» sulla sabbia.