Biodiversità Uccelli: uno zigolo minacciato d'estinzione mai tanto presente da 20 anni

ns, ats

9.8.2022 - 12:58

Lo strillozzo abita le aree agricole estensive e ama posarsi in cima a cespugli. A causa dell'intensificazione dell'agricoltura, fa fatica a trovare ambienti adatti ed è ora considerato "minacciato d'estinzione".
Lo strillozzo abita le aree agricole estensive e ama posarsi in cima a cespugli. A causa dell'intensificazione dell'agricoltura, fa fatica a trovare ambienti adatti ed è ora considerato "minacciato d'estinzione".
Keystone

Lo strillozzo, uno zigolo delle dimensioni di un grosso fringuello minacciato d'estinzione nella Confederazione, quest'anno ha riservato una bella sorpresa agli specialisti dell'avifauna.

9.8.2022 - 12:58

Negli ultimi 20 anni durante la stagione riproduttiva, in primavera, non era mai stato tanto abbondante.

Il maggior numero di segnalazioni ha indotto la Stazione ornitologica svizzera di Sempach (LU), una fondazione privata d'interesse pubblico che si occupa dello studio e della protezione degli uccelli selvatici, a pubblicare un comunicato, dal titolo eloquente: «Un piccolo raggio di speranza».

Statuto molto precario

Un tempo lo strillozzo è stato un uccello regolarmente nidificante nelle aree aperte coltivate. Nel frattempo, però, è praticamente scomparso a causa dell'intensificazione dell'agricoltura.

Dopo un drammatico calo della popolazione di circa il 60% solo negli ultimi dieci anni, in Svizzera sono rimaste appena un centinaio di coppie, scrive l'ente lucernese. Nella nuova lista rossa degli uccelli nidificanti è quindi considerato «minacciato d'estinzione».

Per poter sopravvivere, dipende da aree di promozione della biodiversità di alta qualità, in particolare grandi prati fioriti o prati estensivi in cui sono presenti strutture come siepi o singoli alberi.

Perciò in Svizzera questa specie si trova solo dove è fortemente sostenuta: oggi, circa tre quarti della popolazione si concentrano in tre aree agricole che sono state riqualificate ecologicamente su larga scala. Si tratta della Champagne ginevrina e del Klettgau di Sciaffusa, dove la Stazione ornitologica è attiva da decenni, e del Grosses Moos nei cantoni di Berna e Friburgo, dove l'associazione di protezione della natura e degli uccelli BirdLife Svizzera è impegnata nella conservazione della specie.

Evoluzione incerta

Quest'anno, la Stazione ornitologica ha ricevuto il numero di segnalazioni dello strillozzo durante la stagione riproduttiva più alto degli ultimi 20 anni. Solo il futuro dirà se la tenue speranza della fondazione sia giustificata.

La maggiore presenza è probabilmente dovuta «in gran parte a un afflusso eccezionale di individui provenienti da altre regioni d'Europa», si legge nella nota. Perché ciò sia avvenuto non è chiaro, ha detto a Keystone-ATS Livio Rey, della Stazione ornitologica. È possibile che gli uccelli che hanno nidificato in Svizzera vi facciano ritorno il prossimo anno, ma non si può escludere che questa popolazione scompaia nuovamente, ha aggiunto l'esperto.

Per garantire il ritorno e la sopravvivenza a lungo termine in Svizzera della specie bisogna offrirgli gli habitat che gli sono consoni. Nel Wauwilermoos di Lucerna, ad esempio, almeno tre coppie si sono riprodotte con successo nelle aree che la Stazione ornitologica sta riqualificando ecologicamente insieme agli agricoltori locali.

L'ultima nidificazione portata a termine nel Wauwilermoos risale a quasi dieci anni fa. Il fatto che quest'anno gli strillozzi siano riusciti a crescere i giovani è dovuto in parte allo sfalcio tardivo, che ha risparmiato i nidi occupati.

ns, ats