Svizzera tra le più colpite La meteo estrema costa ai Paesi europei oltre 400 miliardi di euro

ev

3.2.2022 - 00:01

Sempre più caldo
Sempre più caldo
KEYSTONE/AP/Aung Shine Oo

Dal 1981 al 2020 ondate di caldo, alluvioni e altri fenomeni meteo estremi hanno causato danni per i ventisette Stati dell'Unione Europea che ammontano a oltre 400 miliardi di euro, di cui solo una minima parte assicurata. 

Keystone-SDA, ev

In termini assoluti, le perdite economiche maggiori nel periodo in rassegna si sono registrate in Germania, seguita dalla Francia e poi dall'Italia, dove le perdite pro capite si attestano tra i 1500 e i 2000 euro.

Tra i 30 paesi europei esaminati, le perdite più elevate per cittadino sono state registrate in Svizzera, Slovenia e Francia. È quanto risulta dalle prime stime di lungo periodo sulle perdite economiche e sui decessi causati da eventi meteorologici e climatici in Europa, pubblicate dall'Agenzia europea per l'ambiente (Aea).

Si tratta di stime, viene precisato, perché basate essenzialmente sui dati forniti da due agenzie private, che in alcuni casi divergono non di poco. Ma danno comunque l'idea dell'impatto economico e della mortalità legata al cambiamento climatico, in attesa che gli Stati comincino a raccogliere questo tipo di dati in modo comparabile, secondo la strategia per l'adattamento al cambiamento climatico Ue.

Impatti più forti in Svizzera, Germania e Italia

Guardando all'estensione territoriale, gli impatti più forti si sono avuti in Svizzera, Germania e Italia, con oltre 200mila euro per chilometro quadrato. Era assicurato circa il 23% dei sinistri totali, anche se questo dato varia considerevolmente tra i paesi. Si va dall'1% in Romania e Lituania al 56% in Danimarca e al 55% nei Paesi Bassi. Nel caso dell'Italia, dove i danni sono ammontati a 90 miliardi di euro con più di 21mila morti, erano assicurati solo 5 miliardi (circa il 5,5%).

La maggior parte delle vittime (oltre l'85%) nel periodo 1981-2020 è stata una conseguenza delle ondate di caldo. Quella del 2003, soprattutto, incide tra il 50% e il 75% di tutte le vittime dovute a eventi meteorologici e climatici negli ultimi quattro decenni. Cifre a fronte delle quali, sottolinea l'Aea, si fa sempre più urgente l'adozione di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, a livello Ue ma soprattutto negli Stati membri.

L'Italia, emerge da un altro rapporto Aea specificamente dedicato alle politiche degli Stati Ue, si è dotata di una strategia dal 2015, ma non ha ancora un piano per l'adattamento, che contraddistingue le economie più avanzate dell'Ue. D'altro canto, sottolineano gli esperti dell'Agenzia, sempre più autorità a livello nazionale ma soprattutto a livello locale realizzano piani di adattamento, che ormai si contano in oltre 2'500 comuni in tutto il continente.