Dopo la recente pubblicazione da parte dell’US Navy di diversi video di oggetti volanti non identificati, alcuni nuovi documenti forniscono un’anteprima degli avvistamenti. Ma non è il caso di sperare di vedere i fantomatici omini verdi.
Manca poco a scoprire finalmente la verità? Alcune misteriose registrazioni avevano recentemente fatto nascere in numerose persone la speranza di vedere finalmente gli UFO. Il «New York Times» aveva pubblicato dalla fine del 2017 alcuni scatti del Pentagono che parevano mostrare alcuni incontri con oggetti volanti non identificati. Alcune settimane fa, l’US Navy l’ha seguito a ruota: le immagini sono autentiche, ha indicato un comunicato.
L’US Navy ha anche pubblicato tre video delle osservazioni in questione. Non c’era tuttavia molto da vedere. «I fenomeni aerei osservati nei video restano caratterizzati come "non identificati"», ha precisato una portavoce.
Il canale televisivo CNN ha finalmente valutato diversi documenti che fino a quel momento erano stati diffusi solo per uso interno. Il sito web «The Drive» aveva pubblicato prima i documenti, che contengono nuovi dettagli sugli avvistamenti di UFO, avvenuti tra il 2004 e il 2015.
Uno dei nuovi rapporti del Pentagono riguarda un incontro che ha avuto luogo il 26 marzo 2014. «L’oggetto volante non identificato sembrava esser piccolo, della grandezza di una valigia e di color argentato», indica la CNN. Un aereo F/A-18 dell’US Navy si sarebbe avvicinato alla misteriosa entità, ma non sarebbe «stato in grado di determinare l’identità dell’oggetto volante».
Nella registrazione video dell’osservazione già pubblicata, una voce –probabilmente quella di uno dei piloti della Navy – sospetta che si potrebbe trattare di un drone. Il rapporto del Pentagono sembra ormai confermare questa ipotesi, prosegue la CNN.
Si tratterebbe piuttosto di droni
Altri due incontri con gli UFO avrebbero avuto luogo nel 2013. Nei due casi, il Pentagono ritiene che si trattasse di droni. Nel novembre 2013, un pilota ha «avvistato un piccolo oggetto volante», secondo il rapporto. «Esso aveva un’apertura alare di circa cinque piedi [circa 1,50 m], era di colore bianco e non aveva altre caratteristiche distintive.»
Il rapporto aggiunge che «per via della sua grandezza, l’oggetto volante è stato classificato come un "UAS"», abbreviazione che designa un velivolo senza pilota («unmanned aircraft system»), ovvero un drone nel vocabolario del Pentagono. Anche per un’osservazione risalente al giugno 2013, il rapporto ritiene che la grandezza e la forma dell’oggetto facciano pensare a un drone o a un missile.
Il Pentagono sostiene anche che l’origine dei droni e il loro livello di minaccia per la sicurezza nazionale non siano conosciuti con esattezza. Inoltre, il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti afferma che esiste un rischio di collisione con gli oggetti volanti.
Luis Elizondo, che ha diretto un progetto del Pentagono dedicato agli oggetti volanti non identificati, abbandonato nel 2012, difende un altro punto di vista. Per lui, i video simili a quello appena pubblicato mostrano prima di tutto una cosa: «Ci sono delle prove che dimostrano che non siamo soli», ha dichiarato Luis Elizondo alla CNN nel 2017.
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