GiustiziaA 100 giorni di detenzione, il WSJ rilancia l'appello per Gershkovich
SDA
7.7.2023 - 15:42
«Il giornalismo non è un crimine e non ci fermeremo finché Evan non sarà rilasciato»: lo scrive la direttrice del Wall Street Journal in una lettera ai lettori nel 100esimo giorno di detenzione in Russia del reporter del quotidiano economico, Evan Gershkovich.
Keystone-SDA
07.07.2023, 15:42
07.07.2023, 16:00
SDA
Evan, ricorda, «rimane in carcere, falsamente accusato dal governo russo di spionaggio. Il Wsj e il governo degli Stati Uniti negano con veemenza questa falsa accusa e chiedono il suo rilascio immediato». Gershkovich, prosegue, «è un illustre giornalista la cui copertura ha fornito un'importante finestra su uno dei paesi più grandi del mondo.
Il suo ingiusto arresto è una sfacciata violazione della libertà di stampa che ha conseguenze di vasta portata per il giornalismo e i media, così come per i governi e le democrazie. Una stampa libera è fondamentale per mantenere una società libera e tutti noi abbiamo un interesse in questo», conclude, ringraziando i lettori per il sostegno e invitandoli a seguire e condividere gli ultimi sviluppi della vicenda, che il giornale aggiorna quotidianamente con un link dedicato.