AllargamentoBosnia-Erzegovina: l'Ue propone di concedergli lo status di candidato
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12.10.2022 - 15:39
La Commissione europea raccomanda al Consiglio europeo di concedere lo status di Paese candidato all'adesione alla Bosnia-Erzegovina.
Keystone-SDA, ns
12.10.2022, 15:39
12.10.2022, 15:50
SDA
Lo ha annunciato il commissario europeo all'allargamento, Olivér Várhelyi, durante la sua audizione alla commissione esteri dell'europarlamento.
Sarajevo dovrà comunque soddisfare una serie di condizioni per poter passare alla fase successiva che prevede l'apertura dei negoziati di adesione all'Ue.
La questione verrà discussa in occasione del vertice dei leader europei in programma a dicembre cui spetta dare il via libera alle raccomandazioni dell'esecutivo comunitario.
Tre condizioni su tutte
Tra le condizioni richieste dalla Commissione europea, ha spiegato Varhleyi, vi è l'adozione in via prioritaria di un pacchetto di emendamenti alla legge in vigore sul Consiglio superiore della magistratura e di una nuova legge in merito.
Alla Bosnia-Erzegovina si richiede, inoltre, di adottare un provvedimento sulla prevenzione dei conflitti di interesse e misure decisive per rafforzare la prevenzione e la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata.
Dovrà, inoltre, far avanzare in modo decisivo i lavori per garantire un coordinamento efficace, a tutti i livelli, della capacità di gestione delle frontiere e dell'immigrazione, oltre a garantire il funzionamento del sistema di asilo.
L'UE chiede il divieto della tortura
La Bosnia-Erzegovina dovrà poi garantire il divieto della tortura, la libertà di espressione e dei media, nonché la protezione dei giornalisti.
L'esecutivo comunitario chiede inoltre di garantire un corretto funzionamento a tutti i livelli del meccanismo di coordinamento sulle questioni Ue, sviluppando e adottando anche un programma nazionale per l'adozione dell'acquis dell'Ue.
Infine il commissario europeo ha rivolto un appello ai leader della Bosnia-Erzegovina perché «procedano rapidamente ad una riforma della Costituzione e della legge elettorale».
«Concedere uno status di candidato è un'offerta che l'Ue fa alla Bosnia-Erzegovina e alla sua popolazione», ha spiegato Varhelyi, avvertendo che ciò «avviene di pari passo con le grandi aspettative affinché i leader trasformino questo da una promessa alla realtà».