Brasile Il bolsonarismo conquista lo Stato chiave di San Paolo

SDA

31.10.2022 - 15:17

Lula è presidente del Brasile, ma il bolsonarismo conquista Stati chiave (foto d'archivio)
Lula è presidente del Brasile, ma il bolsonarismo conquista Stati chiave (foto d'archivio)
Keystone

Mentre il presidente eletto Luiz Inacio Lula da Silva governerà il Brasile per uno storico terzo mandato, sarà l'opposizione ad amministrare gran parte delle regioni della principale economia latinoamericana.

31.10.2022 - 15:17

A cominciare da San Paolo, lo Stato più sviluppato e popolato del Paese, dove il bolsonarismo governerà per la prima volta grazie alla vittoria al ballottaggio dell'ex ministro Tarcisio de Freitas, del Partito dei Repubblicani, che ha sconfitto Fernando Haddad, del Partito dei Lavoratori (Pt), con il 55,3% dei voti contro il 44,7%.

Cinque governatori sostengono Bolsonaro, quattro Lula

Oltre al presidente della Repubblica, al ballottaggio sono stati scelti infatti 12 governatori non eletti al primo turno, il 2 ottobre. Di questi, cinque sostengono apertamente Bolsonaro: San Paolo (Tarcisio de Freitas, Partito dei Repubblicani), Mato Grosso do Sul (Eduardo Riedel, Partito della Social Democrazia brasiliana Psdb), Rondônia (Marcos Rocha, Unione), Santa Catarina (Jorge Mello, Partito Liberale Pl) e Amazonas (Wilson Lima, Unione).

Quattro stati sono andati al Pt o a candidati più legati a Lula: Bahía (Jerónimo Rodrigues, Pt), Alagoas (Paulo Dantas, Movimento Democratico Brasiliano Mdb), Espírito Santo (Renato Casagrande, Partito Socialista Brasiliano Psb) e Paraíba (João Azevedo, Psb).

I rimanenti tre stati saranno governati da un centrodestra moderato: Rio Grande do Sul (Eduardo Leite, Psdb), Pernambuco (Raquel Lyra, Psdb), Sergipe (Fabio Mitidieri, Partito socialdemocratico Psd).

Dei 15 governatori eletti il 2 ottobre, nove hanno dichiarato il sostegno a Bolsonaro e sei a Lula. In quel primo turno, il capo di stato di destra era già riuscito a conquistare roccaforti importanti, in particolare Rio de Janeiro, dove ha iniziato la sua carriera politica, e Minas Gerais, il secondo Stato più popoloso del Paese.

La maggior parte degli Stati ai conservatori

Dei 27 Stati brasiliani (incluso il distretto federale), la maggior parte sarà quindi nelle mani dei governatori conservatori, anche se non necessariamente bolsonaristi. E la vittoria a San Paolo dà al bolsonarismo un rifugio di potere senza precedenti.

Tuttavia la strategia del presidente uscente di consolidare il potere regionale ha funzionato solo in parte. In uno Stato importante come Rio Grande do Sul, l'ex ministro Onyx Lorenzoni, dato per favorito, è stato sconfitto dall'attuale governatore Eduardo Leite, un giovane politico gay del Psdb, partito di centrodestra con il quale si prevede che Lula non avrà grosse difficoltà a dialogare.

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