EpidemiaLa Gran Bretagna approva l'uso del vaccino Pfizer-BioNTech
SDA
2.12.2020 - 13:44
La Gran Bretagna, primo paese al mondo, ha approvato l'uso del vaccino anti-coronavirus della Pfizer-BioNTech che sarà disponibile nel Paese a partire dalla prossima settimana. Il primo ministro Johnson: «Ci ridarà la nostra vita.». La Mrha assicura: «Non abbiamo preso scorciatoie». 50 gli ospedali in lista d'attesa.
Il Regno Unito diventa così il primo Paese al mondo ad approvare il vaccino della Pfizer-BioNTech per un uso diffuso.
«Il governo ha accettato la raccomandazione dell'autorità di regolazione sui farmici del Regno, la Mhra, per approvare l'uso del vaccino Covid-19 della Pfizer-BioNTech», si legge in un comunicato del ministero della Sanità. «Il vaccino sarà disponibile in tutto il Regno Unito a partire dalla prossima settimana con la priorità agli anziani delle case di riposo e il personale medico», aggiunge la nota.
La Mhra afferma che il vaccino offre fino al 95% di protezione contro il virus ed è sicuro per il lancio delle vaccinazioni di massa. Il Regno Unito ha già ordinato 40 milioni di dosi, sufficienti per vaccinare 20 milioni di persone, con due iniezioni ciascuna, riferisce la Bbc. Presto dovrebbero essere disponibili circa 10 milioni di dosi con le prime in arrivo nel Paese nei prossimi giorni.
Johnson: «I vaccini ci restituiranno le nostre vite»
«E' fantastico» che l'autorità britannica del farmaco «abbia formalmente autorizzato il vaccino Pfizer/BioNTech_Group contro il Covid-19». Così in un tweet il premier Boris Johnson che conferma l'avvio della distribuzione nel Regno Unito delle prime dosi dal prossimo week-end.
«E' la protezione dei vaccini che in fin dei conti ci permetterà di riavere indietro le nostre vite e che farà sì che l'economia torni a marciare», aggiunge il primo ministro Tory.
«Nessuna scorciatoia»
L'approvazione del vaccino da parte delle autorità britanniche è avvenuta nel rispetto delle più scrupolose verifiche scientifiche e «senza prendere scorciatoie». Lo ha detto oggi in un briefing la dottoressa June Raine, numero uno dell'agenzia Mrha che ha dato il via libera.
«La sicurezza collettiva viene sempre prima» di tutto, ha sottolineato Raine, assicurando che l'ok finale è arrivato solo dopo «la più rigorosa valutazione scientifica di ogni singolo dato» della sperimentazione del candidato vaccino in questione.
Vaccinazioni: in lista 50 ospedali
Sarà il servizio sanitario nazionale pubblico britannico (Nhs) a coordinare la campagna di vaccinazioni anti-Covid che il Regno Unito è in grado di avviare – primo Paese al mondo – dal prossimo week-end.
Secondo il ministero della Sanità, circa 50 ospedali del Paese sono già in standby per un'operazione che si annuncia ciclopica, mentre una rete di centri speciali di vaccinazione è in via di definizione, con la riconversione temporanea e l'utilizzo ad hoc di sale di conferenza e altre strutture d'intrattenimento. Si tratterà della «più grande campagna di vaccinazioni nella storia del Paese», ha sottolineato sir Simon Stevens, amministratore delegato dell'Nhs, assicurando che il sistema è pronto a mettersi in moto.
In partenza la Gran Bretagna disporrà di 800'000 dosi, che diventeranno entro fine anno 10 milioni. Il governo di Boris Johnson ne ha peraltro ordinate entro i prossimi mesi già 40 milioni, sufficienti a consentire la distribuzione (primo vaccino e richiamo) a 20 milioni di persone, nell'ambito di un totale di oltre 360 milioni di vaccini già prenotati da Londra di sei diversi candidati sottoposti a sperimentazione.
La distribuzione inizierà a partire dalle categorie considerate in testa alla lista delle priorità: partendo nell'immediato dagli anziani ricoverati nelle case di riposo, dal personale delle stesse case di riposo, da quello degli ospedali e delle altre strutture sanitarie e da chi lavora nei servizi sociali. Gli aventi diritto saranno contattati personalmente per telefono dall'Nhs.
La conservazione delle dosi del vaccino Pfizer/Biontech – preparato di concezione innovativa fra i più complessi da stivare e trasportare tenuto conto che richiede di essere tenuto in speciali refrigeratori a circa 70 gradi sottozero per garantire la propria efficacia – avverrà anche grazie all'aiuto logistico delle forze armate britanniche: già impegnate nei mesi scorsi nella realizzazione di speciali ospedali da campo anti-Covid e nella campagna di test di massa nel Paese.