Epidemia Coronavirus: misure in tutto il mondo

ATS

12.3.2020 - 13:15

Aumentano nel mondo le misure contro il coronavirus.
Aumentano nel mondo le misure contro il coronavirus.
Source: KEYSTONE/AP/Andreas Arnold

Anche oggi rimbalzano senza sosta le notizie sul coronavirus provenienti da tutto il mondo, con un aumento del numero dei casi in diversi Paesi. Intanto le misure per contrastare l'epidemia si inaspriscono un po' ovunque.

In Irlanda ad esempio è stato decisa la chiusura totale delle scuole di ogni ordine e grado, dei college e degli asili a partire da oggi e fino al 29 marzo prossimo. Chiuderanno anche tutte «le istituzioni culturali» statali e saranno cancellati gli eventi pubblici con più di 100 persone all'interno e con più di 500 persone all'esterno.

In Italia si va invece verso la chiusura dell'aeroporto di Linate. Secondo quanto apprende l'agenzia ANSA è in arrivo infatti un decreto del Ministero dei Trasporti che riguarderebbe, oltre allo scalo milanese, anche altri aeroporti in tutto il territorio nazionale.

Anche la Danimarca ha deciso di adottare severe misure restrittive per tentare di rallentare il ritmo di diffusione del coronavirus, definito dal ministro della sanità di Copenaghen Magnus Heunicke il più 'spettacolare' d'Europa. Il governo ha deciso tra le altre cose di chiudere scuole e università, di proibire le riunioni con più di 100 persone e ha invitato i funzionari a restare a casa.

Sempre sul fronte della lotta al virus, gli Stati Uniti hanno deciso una sospensione di 30 giorni per tutti i viaggi dall'Europa in Usa, a partire dalla mezzanotte di venerdì (le 5 del mattino in Svizzera).

In Cina la situazione migliora

Intanto il picco in Cina dell'epidemia del coronavirus è stato ormai superato: secondo Mi Feng, portavoce della Commissione sanitaria nazionale (Nhc), i nuovi casi stanno diminuendo nel Paese e l'intera situazione epidemica rimane «a livelli molto bassi».

Mi, durante il briefing quotidiano, ha ricordato che i nuovi contagi a Wuhan, focolaio del Covid-19, sono diminuiti fino ad attestarsi a una singola cifra, con soli 8 casi riportati ieri. Sette sono poi i casi nel resto della Cina, di cui 6 importati dall'estero come «contagio di ritorno».

In Germania sono oltre 2000 le persone contagiate, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi, fra cui la Bild, mentre il bollettino ufficiale del ministero della Salute viene aggiornato più lentamente. I dati della Johns Hopkins University riferiscono precisamente di 2.078 casi nel Paese.

Sfiorano quota 400 i contagi in Belgio, dove il Servizio sanitario federale ha confermato la positività di altre 85 persone (66 nelle Fiandre, 3 a Bruxelles, 16 in Vallonia). La rete dei laboratori nazionali ha analizzato 806 tamponi, sottolineano le autorità.

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