Covid Covid: Corea Nord, Kim mobilita l'esercito contro la crisi

SDA

16.5.2022 - 17:20

Kim Jong Un in una trasmissione della tv nordcoreana (foto del 14 maggio 2022)
Kim Jong Un in una trasmissione della tv nordcoreana (foto del 14 maggio 2022)
Keystone

Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha aspramente criticato il suo gabinetto per non aver fornito medicinali contro il Covid ai cittadini in base «alle loro primarie esigenze».

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In qualità di capo della Commissione militare centrale del Partito dei Lavoratori, ha inoltre firmato un ordine esecutivo per la mobilitazione di medici ed attrezzature sanitarie dell'Esercito popolare.

Nel mezzo dell'impennata di «casi febbrili», l'agenzia ufficiale Kcna ha riferito che sono stati segnalati oltre 392.900 infezioni in un periodo di 24 ore fino al tardo pomeriggio di domenica, con un aumento di 90.000 unità sul giorno precedente e con l'aggiunta di otto decessi.

Giovedì primo caso confermato

La Corea del Nord ha riportato più di 1,21 milioni di casi di febbre e 50 decessi in totale da quando ha confermato giovedì il suo primo caso di Covid-19, ad oltre due anni dall'inizio della pandemia.

Nell'ennesima riunione di emergenza del Politburo tenuta domenica, Kim «ha fortemente criticato il gabinetto e il settore della sanità pubblica per il loro atteggiamento irresponsabile nel lavoro fatto e per l'incapacità organizzativa ed esecutiva».

Dicendo che i medicinali forniti dallo Stato non erano stati consegnati «in tempo» alle persone attraverso le farmacie, Kim ha affermato che i funzionari responsabili delle forniture «non stavano riconoscendo nella dovuta maniera la crisi attuale». Per questo, il leader ha ordinato il rilascio dei medicinali dalle riserve statali ispezionando personalmente la consegna nelle farmacie.

Corea del Sud pronta ad aiutare

A Seul, il presidente Yoon Suk Yeol ha espresso oggi la volontà di sostenere la Corea del Nord con forniture medico-sanitarie necessarie, vaccini inclusi, per debellare il coronavirus, se Pyongyang avesse accettato l'aiuto. Fino al tardo pomeriggio, la proposta inviata da Seul non aveva ancora ricevuto risposte.

È probabile che i kit per i test contro il Covid-19 e i farmaci terapeutici scarseggino in Corea del Nord, così come sono ritenuti inesistenti i vaccini. L'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha riferito domenica che Pyongyang ha chiesto alla Cina sostegno d'urgenza per affrontare la pandemia.