UECyberattacco al sito del Parlamento europeo, «servizi compromessi»
SDA / Red
23.11.2022 - 16:37
«La disponibilità del sito web del Parlamento europeo è attualmente compromessa dall'esterno a causa di un elevato traffico di rete esterno. Questo traffico è legato a un attacco Ddos (Distributed Denial of Service).
Keystone-SDA, SDA / Red
23.11.2022, 16:37
23.11.2022, 17:25
SDA / Red
«Il team del Parlamento stanno lavorando per risolvere il problema il più rapidamente possibile». È quanto scrive in un tweet il portavoce Jaume Duch.
🚨The availability of @Europarl_EN website is currently impacted from outside due to high levels of external network traffic. This traffic is related to a DDOS attack (Distributed Denial of Service) event. EP teams are working to resolve this issue as quickly as possible.
L'intervento del portavoce via twitter è avvenuto dopo che, alle 14.30 circa, il wifi nell'edificio che ospita la Plenaria a Strasburgo si è interrotto per diversi minuti. I servizi sono stati poi ripristinati ma il sito dell'Eurocamera ha continuato ad andare a singhiozzo e alcune pagine erano irraggiungibili.
L'attacco è avvenuto nel giorno in cui il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione che definisce la Russia «Stato sponsor del terrorismo».
Identificati gli autori dell'attacco
Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha scritto su twitter che il sofisticato cyberattacco è stato rivendicato da un gruppo pro-Cremlino.
The @Europarl_EN is under a sophisticated cyberattack. A pro-Kremlin group has claimed responsibility.
Our IT experts are pushing back against it & protecting our systems.
This, after we proclaimed Russia as a State-sponsor of terrorism.
«Killnet, il gruppo pro-russo di hacking, afferma di aver lanciato un attacco DDoS contro il sito ufficiale (@Europarl_EN) del Parlamento europeo. Il sito web è attualmente irraggiungibile dagli Stati Uniti»: lo scrive su Twitter il profilo di BetterCyber, azienda che si occupa di sicurezza informatica, che posta delle immagini prese dal profilo We are Killnet, in russo.
Il gruppo di hacker pro Russia in passato ha colpito con attacchi simili i sistemi di diversi siti di governi che avevano condannato l'invasione dell'Ucraina: Italia, Estonia, Romania, Norvegia e Usa.