Elezioni Finlandia: Petteri Orpo sconfigge l'uscente Sanna Marin, avanza l'ultradestra

SDA

3.4.2023 - 08:29

Sanna Marin esce sconfitta dalle elezioni in Finlandia. La sua popolarità non è stata sufficiente ai socialdemocratici, che sono stati scalzati dai conservatori. 

3.4.2023 - 08:29

Al termine di uno spoglio caratterizzato da un prolungato testa a testa, il leader della Coalizione nazionale Petteri Orpo ha rivendicato la vittoria, e la premier uscente gliel'ha concessa. A far rumore anche il boom dell'estrema destra, che diventa la seconda forza del Paese e cresce ai massimi della propria storia. La formazione del governo, tuttavia, resta un rebus.

Il leader dei conservatori Petteri Orpo, uscito vincitore dalle elezioni in Finlandia, potrebbe essere il prossimo primo ministro, al posto della socialdemocratica Sanna Marin.

La premier socialdemocratica finlandese Sanna Marin ha ammesso la sconfitta alle elezioni parlamentari in Finlandia, vinte dal centrodestra davanti ai nazionalisti.

«Congratulazioni al vincitore delle elezioni, congratulazioni alla Coalizione nazionale, congratulazioni al partito dei finlandesi, la democrazia ha parlato», ha detto la leader 37enne davanti ai suoi sostenitori.

Come funziona la formazione di un governo in Finlandia?

Nel voto per il rinnovo dell'Eduskunta, il parlamento monocamerale finlandese, con oltre il 96% dei voti scrutinati il centrodestra è accreditato per ottenere 48 seggi su 200 complessivi, mentre il partito nazional-populista ed euroscettico dei ‹Veri Finlandesi› di Riikka Purra ne ottiene 46. Al partito della premier 37enne uscente ne dovrebbero andare 43.

La foto a poche ore dalla chiusura delle urne lasciava comunque presagire una tortuosa trattativa per la formazione della coalizione che sosterrà il governo, considerando i diversi veti incrociati espressi da alcune forze in campagna elettorale.

Tradizionalmente in Finlandia all'esito delle elezioni, con sistema proporzionale e seggi assegnati per circoscrizioni in base alla popolazione, il partito più votato cerca di formare la coalizione di governo e indica il premier ormai dagli anni Novanta. Per la maggioranza servono 101 deputati sui 200 del parlamento.

Il tema centrale della campagna elettorale

Sia socialdemocratici di Marin e sia il centrodestra di Orpo sono in decisa crescita rispetto al 2019, in un voto che ha diviso il Paese tra favorevoli e contrari ai tagli al welfare o alle misure di austerity per ridurre il debito, in un contesto di inflazione alle stelle e i timori di recessione.

Su questa polarizzazione hanno perso voti tutti i partiti della coalizione che sostiene la giovane premier, con una debacle dei verdi e una tenuta sopra le attese solo del Centro (12,5%), che sarà decisivo nella formazione di una coalizione in cui anche un deputato fa la differenza. Nel 2019, l'Spd ha conquistato la leadership per appena un seggio di vantaggio su Purra (con il 17,7% contro il 17,5% ottenuto dai Veri Finlandesi).

Il voto in Finlandia arriva a pochi giorni dall'ultimo via libera mancante per lo storico accesso alla Nato, con la ratifica in Turchia arrivata giovedì, ma il tema è talmente condiviso da esser rimasto fuori dal dibattito.

Marin non vuole i tagli alla spesa, Orpo sì

La 37enne Marin, molto nota all'estero, popolarissima in patria, anche grazie a una gestione esemplare della pandemia, ha spostato a sinistra i socialdemocratici nella campagna elettorale, puntando su welfare e soprattutto sull'istruzione che ritiene capace di far risalire la ricchezza del Paese, attribuendo invece l'aumento del debito pubblico solo alla pandemia e crisi in Ucraina e dicendosi contraria a ogni taglio alla spesa.

La Coalizione di Orpo chiede invece misure di austerità per 6 miliardi di euro, per riportare il debito pubblico sui valori virtuosi dell'Ue. I Veri Finlandesi esprimono invece posizioni apertamente anti-migranti e euroscettiche, a partire dalla richiesta di non rispettare l'impegno per la neutralità climatica nel 2035, senza rinnegare il vecchio obiettivo nel lungo termine di ‹Fixit›, l'uscita della Finlandia dall'Unione europea.

Chi è Petteri Orpo?

Petteri Orpo ha 53 anni, è sposato con due figli ed è stato eletto a capo del partito conservatore liberale finlandese 'Kokoomus' nel 2016. Ha fatto parte di diversi governi in cui ha ricoperto incarichi da vicepremier, ministro delle finanze, ministro degli interni e ministro delle politiche agricole.

Uno dei punti principali su cui ha basato la sua campagna elettorale è stata l'economia, con la promessa di diminuire il debito pubblico.

Il processo potrebbe durare dei giorni

Un importante dato di queste elezioni è la crescita dei grandi partiti e la perdita di voti di quelli minori quali il partito di Centro, i Verdi e il partito di Sinistra.

I media finlandesi ipotizzano che si possa trattare di voto tattico in cui gli elettori hanno scelto i partiti più grandi per cercare di garantire che il loro schieramento politico vincesse, contro quello dell'opposizione. Il processo di negoziati prima di formare un governo potrebbe durare diversi giorni.

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