FranciaIl neo premier Bayrou sui conti pubblici: «È una questione morale, non solo finanziaria»
SDA
13.12.2024 - 19:42
«Non ignoro nulla dell'Himalaya che si erge davanti a noi»: lo ha detto il premier designato della Francia, François Bayrou, evocando la necessità di risanare i conti pubblici, nel passaggio di consegne a palazzo Matignon con il premier uscente Michel Barnier.
Keystone-SDA
13.12.2024, 19:42
13.12.2024, 21:29
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«Nessuno più di me conosce la difficoltà della situazione» politica e di bilancio del paese, ha sottolineato il centrista. Il deficit della seconda economia della zona euro, ha avvertito, «è una questione che pone un problema morale, non solo finanziario». Dopo la manovra fallita di Barnier, Bayrou dovrà ora proporre una legge di bilancio in grado di trovare una maggioranza in parlamento.
Nomina nel giorno dell'anniversario della nascita di Enrico IV
Durante il passaggio di consegne il neo-premier ha citato Enrico IV, la storica figura del re francese che lo affascina da sempre e del quale ama la vita «avventurosa» e le idee «moderne» di «pluralismo».
Bayrou, che aveva citato il re anche subito dopo la nomina, in qualche scambio con i giornalisti, ha ricordato in entrambe le occasioni che la sua nomina «cade bene» perché arriva nel giorno dell'anniversario della nascita di Enrico IV, personaggio al quale il 73enne ha dedicato una biografia e diversi studi e che considera «uno dei pochi che mi abbia veramente dato una mano».
«Gli ho dedicato molti libri ed è una figura importante. Ha basato il suo incontro con la Francia sulla necessità di finirla con le guerre stupide e secondarie per concentrarsi sull'essenziale, che è il futuro del paese. Cercherò di servire alla necessaria riconciliazione, unico cammino che ci può condurre al successo».
Nel 1999 François Bayrou pubblicò il libro «Enrico IV: il re libero», una biografia del sovrano nato 500 anni fa a Pau, nei Pirenei francesi, proprio come Bayrou.
Il sovrano che, dopo essersi convertito al cattolicesimo, promulgò l'editto di Nantes, che nel 1598 mise fine alla sanguinosa guerra di religione in Francia e creò regole chiare per gli ugonotti (calvinisti) francesi, è rimasto come una figura di riferimento per la coesistenza fra cattolici e protestanti.
I socialisti confermano che «non parteciperanno» al nuovo governo.
Il Partito socialista ha chiesto oggi al nuovo primo ministro di prendere l'impegno di non far ricorso all'articolo 49.3 della Costituzione, che consente di far passare una legge senza voto in Assemblée ma soltanto ponendo la questione di fiducia, in cambio di una «non sfiducia» da parte dei deputati del PS.
I socialisti chiedono anche, in una lettera indirizzata a Bayrou e adottata all'unanimità dall'ufficio nazionale del partito, «la garanzia che il governo non si metterà in nessun modo sotto la dipendenza del Rassemblement National, né riprenderà come suo il programma xenofobo» del partito di Marine Le Pen. Infine, i socialisti confermano che «non parteciperanno» al nuovo governo.
Le Pen: «Bayrou non è stato nominato per fare la politica di Macron»
Da parte sua Le Pen ha dichiarato che «non agito la minaccia della mozione di sfiducia», ma al tempo stesso «non ho preso impegni per la non sfiducia».
«Siamo estremamente prudenti, io aspetto di vedere come si costruirà il futuro della finanziaria. Questa è l'unica condizione che ha chiesto il Rassemblement National», ha spiegato sottolineando che «Bayrou non è stato nominato per fare la politica di Macron, che ha perso le elezioni. Deve trovare una manovra finanziaria ammissibile dalle grandi forze in parlamento».