USA 2024Il giorno degli Obama a Chicago, ke star dem tornano a casa
SDA
20.8.2024 - 19:21
L'audace, 'bold', visione dell'America di Kamala Harris contro il mondo distopico di Donald Trump. Chi meglio di Barack e Michelle Obama poteva incarnare il tema della seconda giornata della convention democratica a Chicago?
Keystone-SDA
20.08.2024, 19:21
SDA
La coppia d'oro del partito che con il suo endorsement alla vice presidente, solo cinque giorni dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa, ha messo il sigillo sulla sua candidatura.
Sul palco della città dove gli Obama hanno vissuto per tanti anni saliranno è anche il giorno del second gentleman, Doug Emhoff, e del senatore del Vermont, Bernie Sanders, oltre ai 5.000 delegati che incoroneranno Harris in una cerimonia più che altra scenografico e simbolico poiché la vice presidente ha già accettato la nomination due settimane fa.
Vent'anni fa a Boston il 42enne senatore Obama salì per la prima volta sul palco di una convention democratica. Un oratore insolito per un evento così importante, «un ragazzino magro con un nome buffo» si era definito all'epoca, ma che quella notte stregò i democratici andando ben oltre il compito di presentare il candidato John Kerry con la sua visione di «speranza» e di un'America «unita» che poi quattro anni dopo diventarono l'iconico slogan «Yes we can».
Oggi le parole «hope» e «unity» sono associate ai nomi di Harris e Tim Walz e «sì, possiamo» è diventato «if we fight we win», «se lottiamo vinciamo», ma la stella polare dei democratici è ancora il primo presidente nero della storia Usa.
Harris in contrapposizione a Trump
Il suo discorso renderà omaggio all'eredità di Biden ma si concentrerà soprattutto sul futuro, contrapponendo l'America di Harris – ottimista, diversificata, plurale, aperta – contro quella oscura, divisa e intrisa d'odio di Trump.
«È bello tornare a casa, Chicago», ha scritto su X Obama che ha assicurato il suo impegno da qui a novembre a fare campagna per la candidata, soprattutto negli Stati in bilico. Biden non assisterà al discorso del suo ex boss perché è già partito per una vacanza in California con la famiglia, un gesto che secondo qualcuno rivela il rancore da parte del presidente nei confronti di Obama, da lui considerato responsabile del suo ritiro. Ufficialmente l'ex presidente non ha chiesto a Biden di porre fine alla sua campagna, ma certo non si è nemmeno schierato al suo fianco quando la pressione è aumentata.
A consacrare la vice presidente ci sarà anche Michelle, che molti sognano candidata almeno dal 2017 e invece ha scelto una strada lontana dai palazzi della politica ma comunque di impegno civile. «Sono così orgogliosa della mia ragazza, Kamala. Sarà un momento storico», ha detto l'ex First Lady nella prima telefonata dopo l'annuncio della candidatura di Harris e questa sera ribadirà l'importanza dell'energia che la vice presidente ha messo in circolo sottolineando che «è pronta a guidare il Paese e a voltare la pagina della paura e delle divisioni».
Una forza trainante unica
Insieme gli Obama, che da Chicago si collegheranno con Harris e Walz a Milwaukee dove si trovano per un comizio, hanno una forza trainante unica, basti pensare che il video della telefonata ha raggiunto 117 milioni di visualizzazioni, uno dei post più visti dell'anno, e la mail della coppia per la raccolta fondi ha incassato 380.000 dollari.
Tra gli altri relatori di questa seconda giornata ci sarà il second gentleman Doug Emhoff che si presenterà agli Usa raccontando la sua educazione borghese nel New Jersey e la sua carriera d'avvocato per poi raccontare qualche dettaglio più personale sulla moglie descrivendola come una persona «gioiosa, empatica e tenace».
Sul palco saliranno anche JB Pritzker, il governatore dell'Illinois e il senatore progressista Bernie Sanders. Ma ci saranno anche due repubblicani pentiti, di due Stati in bilico: John Giles, sindaco di Mesa, in Arizona, e Geoff Duncan, ex vice governatore della Georgia.