Guerra in Ucraina «L'offensiva russa nel Donbass è già iniziata»

SDA

11.4.2022 - 10:42

Immagine d'illustrazione
Immagine d'illustrazione
KEYSTONE/EPA/YURI KOCHETKOV

L'offensiva finale della Russia nella regione orientale del Donbass «è già iniziata». Lo afferma sulle tv ucraine, come riporta la Cnn, il consigliere del ministro dell'Interno ucraino Vadym Denysenko, che ha aggiunto: «I russi stanno accumulando le loro forze».

Denysenko ha segnalato esplosioni durante la notte nella regione di Dnipro e detto che anche il bombardamento di Kharkiv, la seconda città più grande dell'Ucraina, è continuato. «Sì, non ci sono ancora le grandi battaglie di cui si parla tanto negli ultimi giorni. Ma in generale potremmo dire che l'offensiva è già iniziata».

La regione di Kharkiv, nell'est del Paese, è stata bombardata dai russi 66 volte nelle ultime 24 ore: gli attacchi hanno causato 11 morti, tra cui un bambino di 7 anni, mentre un altro di 14 è stato ferito, ha fatto sapere il governatore della regione Oleh Synehubov, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. L'esercito russo, ha spiegato Synehubov, ha usato artiglieria, mortai e sistemi lanciarazzi multipli per attaccare i quartieri residenziali.

La conferma sull'offensiva arriva anche da Ramzan Kadyrov, capo della repubblica russa della Cecenia e comandante delle milizie cecene impegnate nella guerra in Ucraina: «Ci sarà un'offensiva. Non solo su Mariupol, ma anche su altri luoghi, città e villaggi. In primo luogo libereremo completamente Luhansk e Donetsk, e poi prenderemo Kiev e tutte le altre città», ha detto in un video pubblicato sul suo canale Telegram.

«Un precedente utilizzo da parte dell'esercito russo di munizioni al fosforo nella regione di Donetsk accresce la possibilità di un loro futuro utilizzo a Mariupol, qualora si intensifichi la battaglia per la città». Lo afferma il Ministero della Difesa britannico nel bollettino dell'intelligence.

«I bombardamenti russi sono continuati nelle regioni di Donetsk e Lugansk, con le forze ucraine che respingono molti attacchi», aggiunge l'intelligence, aggiungendo che la scelta russa di continuare ad affidarsi a «bombe non guidate» accresce fortemente il rischio di ulteriori vittime tra i civili.

La Russia ha «perso la connessione con la realtà»

La Russia ha «perso la connessione con la realtà fino al punto di accusare noi di aver commesso quello che le truppe russe hanno ovviamente fatto». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video notturno, citando quanto accaduto a Bucha e Kramatorsk.

«Tutto questo viene dalla codardia. Quando cresce la codardia diventa una catastrofe. Quando le persone non hanno il coraggio di ammettere i propri errori, scusarsi, adattarsi alla realtà, imparare, diventano mostri. E quando il mondo lo ignora, i mostri decidono che il mondo si debba adattare a loro», aggiunge, sottolineando che «l'Ucraina fermerà tutto questo. Niente aiuterà la codardia russa. Arriverà il giorno in cui dovranno ammettere tutto, ammettere la verità».

Mine a lento rilascio su Kharkiv

I russi hanno sparato nella notte, a distanza, mine a lento rilascio su Kharkiv, polizia e soccorritori hanno circondato l'area per effettuare lo sminamento. Lo fa sapere l'amministrazione comunale su Telegram, come riporta Ukrinform. Concordati 9 corridoi umanitari per oggi in Ucraina. Lo fa sapere la vicepremier Iryna Vereshchuk. In particolare nella regione di Donetsk è previsto il corridoio dalla città assediata di Mariupol a Zaporizhzhia sempre con mezzi propri.

La situazione umanitaria e di sicurezza nella regione di Zaporizhzhia è difficile, con i russi che bombardano regolarmente le città, istituiscono uffici di comando ed esercitano intimidazioni sui civili. Lo ha affermato il capo dell'amministrazione militare regionale, Alexander Starukh, in un'intervista a LIGA.net, secondo quanto riporta l'agenzia ucraina Unian.

«I combattimenti non si fermano da un mese. Soprattutto nella parte orientale della regione al confine con il Donbass. Ci sono regolari bombardamenti di artiglieria. I nostri territori vengono bombardati più volte alla settimana, ci sono distruzioni e vittime, soprattutto tra i civili», ha spiegato.

«Il funzionamento del sistema sanitario è stato complicato. L'ospedale di Polohy è stato completamente sequestrato. I medici di base che non sono d'accordo vengono licenziati. Stanno cercando di assumere la gestione degli ospedali», ha aggiunto Starukh.