Ucraina Kiev frena i colloqui con Mosca ma l'Occidente si muove

SDA

4.6.2022 - 21:06

Kiev è pronta a nuovi colloqui di pace con Mosca solo dopo aver ricevuto le nuove forniture belliche occidentali con cui spera di riconquistare terreno nel Donbass. «Le nostre forze armate sono pronte a usare le nuove armi, e poi penso che potremo iniziare un nuovo ciclo di colloqui da una posizione rafforzata», ha spiegato il capo negoziatore ucraino David Arakhamia parlando alla tv nazionale.

Una foto, messa a disposizione dal Servizio stampa presidenziale ucraino, del presidente Volodymyr Zelensky durante la visita nella regione di Kharkiv del 29 maggio. La strada dei colloqui tra Kiev e Mosca non ha portato - per ora - a risultati concreti. 
Una foto, messa a disposizione dal Servizio stampa presidenziale ucraino, del presidente Volodymyr Zelensky durante la visita nella regione di Kharkiv del 29 maggio. La strada dei colloqui tra Kiev e Mosca non ha portato - per ora - a risultati concreti. 
KEYSTONE/EPA/UKRAINIAN PRESIDENTIAL PRESS SERVICE HANDOUT

Si moltiplicano intanto gli sforzi occidentali per arrivare ad un tavolo negoziale, a volte con uscite che suscitano la dura reazione dell'Ucraina.

Come quella di Emmanuel Macron, secondo cui Vladimir Putin ha «commesso un errore storico e fondamentale per il suo popolo, per sé stesso e per la storia», ma la Russia non dovrebbe essere «umiliata, in modo tale che il giorno in cui i combattimenti cesseranno potremo aprire una via d'uscita attraverso la diplomazia».

Immediata la replica via Twitter del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba: «Gli appelli ad evitare l'umiliazione della Russia non possono che umiliare la Francia o ogni altro Paese che li lancia. Perché è la Russia che si umilia. Sarebbe meglio che tutti ci concentrassimo su come rimettere la Russia al suo posto. Questo porterebbe pace e salverebbe vite».

Macron, che detiene la presidenza di turno della Ue sino al 30 giugno, è uno dei pochi leader internazionali che tenta di mantenere un canale di dialogo con lo zar, pur fornendo aiuti militari all'Ucraina.

Incontri tra USA, UE e GB

Ma la vera notizia, svelata dalla Cnn, è che nelle ultime settimane dirigenti Usa si sono incontrati regolarmente con i colleghi europei e britannici per discutere un possibile quadro per un cessate il fuoco e per la fine della guerra in Ucraina attraverso un accordo negoziato.

Kiev non è coinvolta direttamente, nonostante l'impegno Usa a non decidere «nulla sull'Ucraina senza l'Ucraina».

Tra i temi in discussione anche il piano in quattro punti proposto dall'Italia il mese scorso e che prevede, tra l'altro, l'impegno di Kiev alla neutralità rispetto alla Nato in cambio di alcune garanzie di sicurezza e negoziati tra Ucraina e Russia sul futuro della Crimea e del Donbass.

Un piano su cui la Casa Bianca non si è espressa, anche se Linda Thomas Greenfield, l'ambasciatrice Usa all'Onu – dove la proposta è stata presentata – ha detto ai reporter all'inizio della settimana che la proposta italiana è «una delle iniziative che certamente vorremmo portasse alla conclusione di questa orribile guerra». Ma due dirigenti Usa hanno detto alla Cnn che gli Stati Uniti in realtà non sostengono il piano di Roma.

Secondo l'emittente, tuttavia, ci sarebbe ancora una certa confusione su quale tipo di cornice gli Usa considerano appropriata per portare Kiev a ulteriori discussioni.

Si teme una guerra lunga anni

In ogni caso sia i dirigenti americani che quelli occidentali concordano sulla crescente preoccupazione che, se russi e ucraini non tornano al tavolo e raggiungono un accordo, la guerra potrebbe trascinarsi per anni.

Il segretario generale dell'Onu Jens Stoltenberg ha già avvisato nei giorni scorsi che l'Occidente deve prepararsi ad una «lunga guerra di usura».

Ma Putin, secondo fonti dell'elite russa citate dal Washington Post, è convinto che «su un tempo più lungo vincerà» perché l'Occidente, di cui ha già visto le prime esitazioni, «diventerà esausto» e timoroso di dover rispondere elettoralmente all'opinione pubblica per gli aumenti dei prezzi, dall'energia al grano.

Per questo anche la Casa Bianca nelle ultime settimane ha cambiato toni, passando dall'ottimismo di una sconfitta russa alla preoccupazione per un rovescio ucraino e prendendo atto della corsa alla pace tra alcuni alleati europei timorosi dei costi di un conflitto protratto.

Così Biden ha fissato i nuovi obiettivi in un editoriale dei giorni scorsi sul New York Times: nuove e più potenti armi a Kiev ma per rafforzare la sua posizione al tavolo negoziale, perché «questa guerra finirà definitivamente solo attraverso la diplomazia».