Russia L'urlo di Yulia: «Sulla scheda ho scritto Navalny. Un giorno vinceremo»

SDA

17.3.2024 - 21:21

«Un giorno vinceremo»: è il messaggio della vedova Navalny al popolo russo dopo aver espresso il suo voto all'ambasciata russa a Berlino nell'ambito dell'azione di protesta silenziosa del «Mezzogiorno contro Putin», ovvero la chiamata del dissenso alle urne che è risuonata come l'ultima volontà dell'oppositore Alexei Navalny, il suo ultimo appello prima della morte, cui in molti hanno risposto mettendosi silenziosamente in fila a mezzogiorno in punto in Russia e in più parti del mondo.

Yulia Navalnaya (C), vedova del defunto dissidente russo Alexei Navalny, gesticola mentre aspetta in fila per votare alle elezioni presidenziali russe, presso l'ambasciata russa a Berlino, Germania, 17 marzo 2024
Yulia Navalnaya (C), vedova del defunto dissidente russo Alexei Navalny, gesticola mentre aspetta in fila per votare alle elezioni presidenziali russe, presso l'ambasciata russa a Berlino, Germania, 17 marzo 2024
KEYSTONE

17.3.2024 - 21:21

Anche a Berlino, quindi, dove però l'immagine di Yulia Navalny che si unisce alla coda per votare all'ambasciata russa nella capitale tedesca sembra invece urlare tutta la forza con cui il marito morto in una colonia penale nell'Artico ha per anni combattuto la sua battaglia contro Vladimir Putin: sulla scheda ho scritto 'Navalny', ha detto Yulia ai giornalisti, circondata dagli elettori in fila, acclamata dai sostenitori e omaggiata con mazzi di fiori.

«Non può essere che un mese prima delle elezioni, durante la campagna elettorale, sia stato ucciso il principale oppositore di Putin, che era già in prigione», ha denunciato Navalnaya, che a sua volta è stata promotrice della campagna «Mezzogiorno contro Putin».

E allora il silenzio lo hanno rotto proprio gli elettori in fila che hanno scandito «Yulia siamo con te» mentre lei li ringraziava per aver atteso così a lungo. Le immagini la immortalano vestita di nero, mentre aspetta il suo turno, passa i controlli, presenta il passaporto prima di entrare in ambasciata e saluta.

Poi, mentre lascia il seggio dopo aver votato, affida ai microfoni di Sky News il suo messaggio per il popolo russo: «Siate coraggiosi, un giorno, molto presto, vinceremo».

È per Putin invece che non ha alcun messaggio, ha detto, definendo però nuovamente il presidente russo «un assassino» e «un gangster» che ha portato il suo Paese in guerra.

SDA