Stati Uniti La talpa è un agente della CIA che ha prestato servizio alla Casa Bianca

ATS / sam

26.9.2019 - 20:38

Il presidente Donald Trump
Il presidente Donald Trump
Source: KEYSTONE/AP/PABLO MARTINEZ MONSIVAIS

La talpa che ha denunciato la telefonata tra Donald Trump e il presidente ucraino è un analista della CIA che ha prestato servizio presso la Casa Bianca.

Lo riporta il New York Times, confermando le voci già circolate. Non si conosce però l'identità dell'agente che vive ora sotto protezione.

«La Casa Bianca cercò di bloccare i dati relativi alla chiamata»

Ma in cosa consiste la denuncia di questa talpa? In nove pagine indirizzate ai presidenti delle commissioni di intelligence di Camera e Senato, Richard Burr e Adam Schiff, dove riferisce di aver raccolto «negli ultimi quattro mesi» preoccupazioni da parte di una decina di funzionari americani su tentativi del presidente di usare il suo potere per sollecitare interferenze da parte di un paese straniero nelle elezioni del 2020.

La talpa ammette: «Non ho assistito direttamente a molti degli eventi descritti, ma ho ritenuto i racconti dei miei colleghi credibili perché, in diversi casi, altri funzionari hanno riportato ricostruzioni in linea con le loro», dice, riferendo come nei giorni successivi alla chiamata del 25 luglio fra Trump e il leader ucraino Zelensky la Casa Bianca cercò di bloccare e emetter al sicuro i dati e le informazioni relative alla conversazione.

Nel testo si legge che, «nei giorni successivi» alla telefonata, alcuni «funzionari della Casa Bianca sono intervenuti» per bloccare e mettere in sicurezza «le informazioni relative alla chiamata, soprattutto la trascrizione parola per parola. Queste azioni mettono a mio avviso in evidenza che i funzionari della Casa Bianca avevano capito la gravità di quanto emerso durante la conversazione».

«Un abuso del sistema elettronico»

«Funzionari della Casa Bianca mi hanno detto di aver ricevuto indicazioni dai legali della Casa Bianca di rimuovere la trascrizione elettronica dal sistema computerizzato interno in cui trascrizioni simili sono solitamente conservate», osserva la talpa.

«La trascrizione è stata quindi caricata su un sistema elettronico separato usato per la raccolta di informazioni riservate di natura particolarmente sensibile - aggiunge la talpa -. Un funzionario della Casa Bianca ha descritto questa azione come un abuso del sistema elettronico in quanto la telefonata non conteneva nulla di sensibile da un punto di vista della sicurezza nazionale».

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