Questione venezuelana Ultimatum a Maduro dalle potenze dell'UE

ATS / sam

26.1.2019 - 14:00

Convocare elezioni "eque, libere, trasparenti e democratiche" entro otto giorni oppure la Francia, la Germania, la Gran Bretagna e la Spagna riconosceranno Juan Guaidò come presidente del Venezuela.

È l'ultimatum a Nicolas Maduro lanciato sabato unanimemente dal presidente francese Emmanuel Macron, dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, dal premier spagnolo Pedro Sanchez e dal Governo britannico.

"Se non saranno annunciate elezioni entro otto giorni, saremo pronti a riconoscere Guaidò come 'presidente in carica' del Venezuela per avviare un processo politico", aveva twittato in precedenza Macron in francese e in spagnolo.

"Il popolo venezuelano deve poter decidere liberamente il suo futuro", ha scritto Macron annunciando l'ultimatum politico.

La reazione di Guaidò: "Grazie per l'impegno"

Il presidente del Parlamento venezuelano autoproclamatosi presidente ad interim Juan Guaidò ha ringraziato in tre diversi tweet i leader di Germania, Francia e Spagna per il loro "impegno nei confronti del popolo venezuelano nella nostra lotta per una nazione libera e democratica".

"L'Unione Europea ha ancora compiuto progressi per il pieno riconoscimento e il sostegno della nostra lotta legittima e costituzionale", ha scritto Guaidò.

Appello ONU: "Dialogo per evitare la catastrofe"

In Venezuela deve prevalere "la massima moderazione da parte di tutti gli attori" e si deve dare il via ad "un dialogo inclusivo" per risolvere la crisi. Perché "se la situazione finisce fuori controllo, le conseguenze saranno catastrofiche".

È l'appello lanciato nel corso della riunione del Consiglio di sicurezza a nome del segretario generale dell'Onu Antonio Gueterres. "Ci sono già stati 20 morti, e ogni violenza o crimine saranno indagati", assicurano i vertici del Palazzo di Vetro

"Crisi umanitaria, bisogna agire ora"

"L'esperimento socialista in Venezuela è fallito, la gente è alla fame": così il segretario di stato americano Mike Pompeo ha aperto il suo intervento al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sottolineando come "la crisi umanitaria nel paese necessita di un'azione ora, oggi, per porre fine a un incubo".

"Gli Stati Uniti sono con il popolo venezuelano e chiedono che in Venezuela si svolgano libere elezioni il prima possibile", ha aggiunto

"Gli USA tentano il golpe"

Di tutt'altro tenore il discorso della Russia nel corso della riunione del consiglio di sicurezza dell'Onu. "Un tentativo di golpe degli USA in Venezuela",  l'accusa che è stata mossa dall'esponente russo. 

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