Rimpasto in Governo Ecco chi è Gabriel Attal, il premier francese più giovane di sempre

SDA

9.1.2024 - 21:17

Un'ascesa folgorante ed ora, a 34 anni, Gabriel Attal è primo ministro. In Francia non era mai successo prima. Pupillo di Macron, cresciuto con i giovani socialisti di Dominique Strauss-Kahn, ministro a 29 anni (un altro record), il giovane Attal è il personaggio del giorno.

Il nuovo primo ministro francese Gabriel Attal fa un discorso accanto alla premier uscente nel cortile dell'Hotel Matignon durante la cerimonia di passaggio di consegne a Parigi, Francia, 09 gennaio 2024.
Il nuovo primo ministro francese Gabriel Attal fa un discorso accanto alla premier uscente nel cortile dell'Hotel Matignon durante la cerimonia di passaggio di consegne a Parigi, Francia, 09 gennaio 2024.
KEYSTONE/EPA/YOAN VALAT

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  • Gabirel Attal è il nuovo premier francese.
  • La sua popolarità è esplosa in modo inatteso negli ultimi sei mesi, trascorsi su una delle poltrone tradizionalmente più scomode del governo, quella dell'Education Nationale.
  • Macron si è congratulato con lui su Twitter, come anche il compagno Stéphane Séjourné, eurodeputato e capo di Renaissance.

La sua popolarità è esplosa in modo inatteso negli ultimi sei mesi, trascorsi su una delle poltrone tradizionalmente più scomode del governo, quella dell'Education Nationale.

Era largamente il preferito dai francesi per succedere a Elisabeth Borne ed Emmanuel Macron, dopo anni di battaglie forse giuste ma impopolari e di sondaggi al ribasso, ha deciso per una volta di assecondare il trend.

«Caro Gabriel Attal, so di poter contare sulla tua energia e sul tuo impegno per attuare il progetto di 'riarmo' e di rigenerazione che ho annunciato (nel messaggio di fine anno, ndr).

Fedeli allo spirito del 2017: superamento e audacia. Al servizio della nazione e dei francesi», ha scritto in un messaggio su X il capo dell'Eliseo. Dopo aver liquidato una Borne decisamente recalcitrante a lasciare la poltrona, Macron nel suo tweet di benvenuto ad Attal ha chiarito che l'obiettivo è «far dimenticare il 2023» con un 2024 che sia «un anno di determinazione, di scelta, di rigenerazione, di fierezza».

Macron tenta il tutto per tutto

Le battaglie sulla riforma più impopolare per i francesi, quella delle pensioni, e per la legge sull'immigrazione – passate entrambe grazie a scorciatoie parlamentari fra le proteste generali – hanno segnato il Paese.

Per il presidente, di fronte ad un'estrema destra che si presenta in ampio vantaggio nei sondaggi per le Europee e una Marine Le Pen che rischia di allineare la Francia ai governi di estrema destra in Europa, era ora di tentare il tutto per tutto.

Lo ha fatto scegliendo colui che considera il migliore per raccogliere la sua eredità. «Sono conscio dell'onore di essere nominato primo ministro – ha scritto Attal su X dopo il passaggio di consegne con Borne – ora al lavoro, con forza, umiltà e senza tabù, al servizio dei francesi».

In testa ai sondaggi

La parabola di Attal ha avuto un'impennata negli ultimi 6 mesi. Da ministro dell'Educazione, pur senza aver affrontato i grandi problemi della scuola, ha risolto brillantemente la polemica sulla abaya, l'abito che copre tutto il corpo in voga fra le studentesse musulmane, ed ha dichiarato guerra al bullismo. Due temi che hanno toccato l'opinione pubblica, affrontati senza arroganza e con buon senso.

Tanto è bastato per farlo arrivare in testa ai sondaggi per il miglior primo ministro, con il 36% delle preferenze, davanti a Bruno Le Maire con il 31%. Dialogo, disponibilità all'ascolto, sensibilità sono le doti che gli riconoscono anche gli oppositori, che martedì non hanno comunque fatto mancare le loro critiche: da Mélenchon che lo ha definito «non un premier ma un portavoce» alla Le Pen, per la quale «non c'è da sperare nulla» dalla sua nomina.

Il compagno Stéphane Séjourné si congratula

Fra i tweet in molti hanno notato quello di congratulazioni per la nomina di Stéphane Séjourné, eurodeputato e capo di Renaissance, il partito macroniano.

Nella vita è il compagno di Attal, i due sono pacsati e il neo primo ministro in questi anni non ha esitato a raccontare pubblicamente di essere stato bullizzato anche a scuola per il suo orientamento e di aver detto di essere gay a suo padre soltanto quando, nel 2015, si trovava sul letto di morte.

SDA