Guerra in UcrainaGuerra in Ucraina, Mosca: «Basta sanzioni», negoziati in stallo
SDA
19.3.2022 - 14:36
Una nuvola di fumo si staglia sul cielo sopra a Leopoli.
Keystone
Mosca dice basta alle sanzioni e avverte che se ce ne saranno altre contro la Russia le «conseguenze potrebbero essere irreversibili».
Keystone-SDA
19.03.2022, 14:36
19.03.2022, 14:45
SDA
«Le sanzioni non sono una nostra scelta – afferma Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo – e non vorremmo che la logica del ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la «totale guerra finanziaria ed economica» alla Russia, trovasse altri seguaci e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili».
«Ci aspettiamo che nelle capitali europee tornino comunque in sé – aggiunge – e ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera».
Rincara la dose il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov che, dopo aver definito «demagogica» la proposta di mandare del «peacekeeper della Nato in Ucraina», dichiara: «La condotta occidentale conferma che questi paesi non sono affidabili come partner economici».
«La Russia resta aperta alla cooperazione con l'Occidente, ma non intende intraprendere tali iniziative da sola», precisa il ministro che invece non esita a sottolineare come la cooperazione tra la Cina e la Russia, «si rafforzerà» con questa crisi ucraina «considerato che l'Occidente sta calpestando ogni pilastro del sistema internazionale e noi, le due grandi potenze, dobbiamo ovviamente pensare a come proseguire».
E mentre i negoziati sembrano in una situazione di stallo con Kiev che parla di «colloqui che dureranno ancora diverse settimane», avvertendo che l'Ucraina «non rinuncerà mai a suoi territori», l'Onu fa un primo bilancio: 816 i civili uccisi e 1.333 i feriti dall'inizio della guerra.
Ma nonostante il tragico numero di vittime, sul campo si continua a combattere. A Leopoli suona per ore un nuovo allarme anti-aereo, poi rientrato. E un reporter belga, Robin Ramaekers, secondo la Bbc, dice di aver documentato le immagini «di 80 cadaveri ritrovati sotto le macerie della base militare di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina», distrutta dalle bombe.