Vita troppo cara Nuovi blocchi stradali e tentativi di saccheggio a Panama
La crisi a Panama si è aggravata ieri con blocchi stradali che hanno impedito l'arrivo di cibo nella capitale, tentativi di saccheggio e la mancanza di un accordo tra il governo ed i manifestanti che denunciano l'alto costo della vita.
21.07.2022, 07:55
21.07.2022, 08:36
SDA
Dopo oltre due settimane di proteste, le organizzazioni promotrici delle manifestazioni hanno tenuto un nuovo incontro a Penonomé, circa 150 chilometri a sudovest della capitale, per definire le questioni da negoziare con il governo del presidente Laurentino Cortizo.
Secondo la Chiesa cattolica, che funge da mediatore, finora hanno concordato di discutere otto punti, tra cui la riduzione o il congelamento dei prezzi dei generi alimentari di base, del carburante, dell'energia, dei farmaci, l'investimento del 6% del Pil nell'istruzione pubblica, il futuro del sistema sanitario pubblico e le misure contro la corruzione.
La chiusura delle strade, in particolare dell'autostrada Panamericana, che collega Panama al Costa Rica ed è essenziale per il trasporto delle merci, ha aggravato la situazione. Le organizzazioni degli imprenditori stimano perdite per oltre 500 milioni di dollari dall'inizio della crisi.
Per alleviare la situazione, più di 200 camion carichi di cibo sono partiti ieri dalla provincia occidentale di Chiriquí, il granaio del Paese, per raggiungere la capitale, anche se il loro viaggio è stato ostacolato dai blocchi. Secondo la polizia, nel popolare quartiere El Chorrillo della capitale, «diverse persone» hanno cercato di ieri «vandalizzare negozi, bruciare pneumatici e alzare barriere nelle strade» per bloccare il passaggio dei veicoli.
Oltre 20 persone sono state arrestate e sette agenti di polizia sono rimasti feriti martedì in seguito agli scontri avvenuti a Santiago de Veraguas, 250 chilometri a sudovest di Città di Panama.
