Iran Nucleare: ultimatum di Rohani, 60 giorni per i negoziati

ATS

8.5.2019 - 10:26

Il presidente iraniano Hassan Rohani chiede che le richieste del suo Paese in ambito petrolifero e bancario siano soddisfatte.
Il presidente iraniano Hassan Rohani chiede che le richieste del suo Paese in ambito petrolifero e bancario siano soddisfatte.
Source: KEYSTONE/PETER KLAUNZER

L'Iran non intende ritirarsi dall'intesa sul nucleare, ma riprenderà l'arricchimento del suo uranio se entro 60 giorni i partner non accetteranno di soddisfare le sue richieste in ambito petrolifero e bancario.

Lo ha annunciato il presidente Hassan Rohani al suo gabinetto, citato dall'Irna, l'agenzia di stampa iraniana controllata dal governo. L'ultimatum è stato annunciato da Rohani in una lettera ai restanti partner del Piano comprensivo di azione (Jcpoa), firmato nel 2015 con il gruppo «5+1» (Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania), nel primo anniversario del ritiro americano dall'intesa. I termini vengono anche espressi in un comunicato diffuso dal Consiglio supremo di sicurezza nazionale di Teheran.

«Per proteggere la sicurezza e gli interessi nazionali del popolo iraniano, e nell'implementazione dei suoi diritti previsti dai paragrafi 26 e 36 del Jcpoa, la Repubblica islamica interrompe da oggi alcune delle sue misure sotto il Jcpoa», spiega la nota. Teheran annuncia quindi di non sentirsi più obbligata a rispettare i limiti attualmente previsti sulle sue riserve di uranio arricchito e acque pesanti e concede 60 giorni ai partner per «soddisfare i loro obblighi, specialmente in campo petrolifero e bancario», in modo da bilanciare come promesso gli effetti delle sanzioni degli Stati Uniti. Se ci sarà un'intesa, Teheran tornerà a rispettare tutti gli obblighi del Jcpoa. Ma senza un accordo, si riserva di riprendere anche altre attività nucleari. «La finestra che è ora aperta per la diplomazia non lo rimarrà a lungo», conclude la nota.

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