Guerra Putin in Turchia a febbraio per discutere sull'Ucraina. Il capo dell'esercito di Kiev s'è dimesso? 

SDA

29.1.2024 - 21:38

Una visita di Vladimir Putin il mese prossimo in Turchia potrebbe rilanciare la mediazione di Ankara sull'Ucraina, interrotta nel 2022 dopo qualche iniziale successo. 

Ucraina: Il Comandante in capo delle Forze armate ucraine, il Maggiore Generale Valeriy Zaluzhny, è in piedi durante le celebrazioni per lo Stato ucraino presso il Parlamento della Verkhovna Rada, il 28 luglio 2022 a Kyiv, Ucraina.
Ucraina: Il Comandante in capo delle Forze armate ucraine, il Maggiore Generale Valeriy Zaluzhny, è in piedi durante le celebrazioni per lo Stato ucraino presso il Parlamento della Verkhovna Rada, il 28 luglio 2022 a Kyiv, Ucraina.
IMAGO/ZUMA Press

Il consigliere del Cremlino per la politica estera, Yuri Ushakov, ha annunciato che si sta lavorando appunto ad una missione in febbraio. Forse il 12, secondo quanto hanno detto fonti turche all'agenzia russa Ria Novosti.

L'attenzione di Kiev, tuttavia, sembra indirizzata per il momento più su quelle che percepisce come le incertezze dell'Occidente nel continuare il sostegno finanziario e militare.

Il comandante Zaluzhny s'è dimesso?

Ma ad aggravare i timori ha contribuito nelle ultime ore una voce diffusasi in ambienti parlamentari secondo la quale il comandante in capo delle forze ucraine, Valery Zaluzhny, i cui rapporti con il presidente Volodymyr Zelensky si sono deteriorati negli ultimi mesi, si sarebbe dimesso.

A dare l'annuncio, subito smentito dal ministero della Difesa, è stato dapprima un ex deputato, Borislav Bereza, e poi un parlamentare in carica, Alexey Goncharenko. Quest'ultimo sul suo canale Telegram ha detto di avere saputo da «due fonti» che Zaluzhny aveva rinunciato all'incarico, rifiutando poi la proposta di essere nominato ambasciatore in un Paese europeo.

L'annuncio è stato immediatamente rilanciato dalle agenzie russe, che poi hanno anche diffuso la smentita di Kiev: «Cari giornalisti, rispondiamo immediatamente a tutti, no, questo non è vero», ha scritto il dicastero, anch'esso attraverso Telegram.

Non è la prima volta, del resto, che si parla di una possibile rimozione di Zaluzhny. Lo aveva già fatto un altro deputato, Vladimir Ariev, anch'esso ampiamente ripreso dai media russi, nel novembre scorso, dopo che il capo delle forze armate, in una clamorosa intervista all'Economist, aveva parlato di guerra in fase di stallo che rischiava di favorire Mosca.

Zelensky parla del sostegno degli Stati Uniti

Zelensky è tornato invece a lanciare un allarme per le difficoltà che l'amministrazione americana di Joe Biden incontra nel convincere il Congresso a concedere i nuovi aiuti per 61 miliardi di dollari.

In un'intervista all'emittente tedesca Ard, il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che se Washington ritarderà il suo sostegno all'Ucraina, la stessa «alleanza tra gli Stati Uniti e l'Europa verrà meno», e l'Europa capirà che è destinata ad essere «lasciata sola tra i Paesi della Nato ad affrontare la Russia».

Di finanziamenti, in questo caso della Ue, hanno discusso anche il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e quello ungherese Peter Szijjarto, in visita in Ucraina, in vista di un possibile incontro di Zelensky con il premier di Budapest Viktor Orban per cercare di convincerlo a rimuovere il suo veto agli aiuti per 50 miliardi da parte dell'Unione.

Il presidente bielorusso da Putin

Nell'annunciare la prossima visita di Putin in Turchia il consigliere Ushakov ha sottolineato che, alle richieste di «diversi Paesi», Mosca ha confermato di essere «pronta» a trattative.

Ma «la parte ucraina ha proibito a se stessa di negoziare con i russi», ha aggiunto, riferendosi a un decreto di Zelensky che vieta per legge i negoziati. Il documento fu firmato alcuni mesi dopo che, nel marzo del 2022, i negoziatori russi e ucraini, riuniti proprio in Turchia, erano arrivati a una bozza d'accordo per fermare le ostilità, in seguito messa da parte.

Putin ha intanto incontrato a Mosca il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. È importante che Russia e Bielorussia continuino la loro stretta cooperazione «fra pressioni esterne senza precedenti», ha detto Putin. Che poi ha annunciato una missione nello spazio il prossimo marzo di una cosmonauta bielorussa a bordo di una navicella russa su cui troveranno posto anche un'astronauta americana e uno russo.

La Russia avanza sul campo di battaglia

Sul terreno, intanto, le autorità filorusse di Donetsk hanno denunciato l'uccisione di tre civili e il ferimento di altri tre per un bombardamento di razzi ucraini.

Tre morti sono segnalati anche dagli ucraini per un bombardamento russo sulla comunità di Znob-Novhorodske, nella regione di Sumy.

Il ministero della Difesa di Mosca ha nel frattempo annunciato che le forze russe hanno compiuto una nuova avanzata nella regione nord-orientale di Karkhiv prendendo il controllo del piccolo insediamento di Tabaevka, in direzione di Kupyansk.

Mentre un drone è stato abbattuto nella regione russa di Yaroslav, a nord-est di Mosca, a distanza di diverse centinaia di chilometri dalla frontiera con l'Ucraina, mentre cercava di attaccare una raffineria.