Un avvertimento? La mossa di Putin: «Confischeremo le proprietà USA in Russia»

SDA

23.5.2024 - 20:55

Con una mossa che ha il sapore di un avvertimento in vista del vertice G7 del mese prossimo, Vladimir Putin ha firmato un decreto che permette la confisca di proprietà americane in Russia a risarcimento di espropri subiti negli Stati Uniti da soggetti russi. E questo mentre Washington parla sempre più insistentemente della necessità di confiscare gli asset governativi russi congelati in Occidente, facendo pressione in questo senso sugli alleati europei.

Il presidente russo Vladimir Putin (immagine d'illustrazione).
Il presidente russo Vladimir Putin (immagine d'illustrazione).
KEYSTONE/EPA/ALEXANDER KAZAKOV / SPUTNIK / KREMLIN / POOL

Keystone-SDA

Il decreto, il numero 442, pubblicato sul sito del Cremlino, intende rispondere a quelle che vengono definite «le azioni ostili e contrarie alla legge internazionale degli Stati Uniti», al fine di «proteggere gli interessi nazionali della Federazione Russa».

In caso di «ingiustificata privazione del diritto alla proprietà» di soggetti russi per ordine del governo o di giudici americani, si legge nel testo, le parti lese avranno il diritto di rivalersi rivolgendosi a Corti russe, le quali potranno stabilire un risarcimento con l'utilizzo di beni mobili e immobili in Russia del governo americano o di cittadini americani, così come di partecipazioni da loro detenute in società russe.

Dopo l'inizio dell'intervento militare di Mosca in Ucraina, i Paesi occidentali hanno congelato circa 290 miliardi di dollari di fondi statali russi. Il mese scorso il Congresso americano ha approvato una disegno di legge che permette al presidente Joe Biden di utilizzare gli asset russi a beneficio dell'Ucraina.

Ma negli Usa sono depositati solo 5 miliardi di dollari di questi fondi, mentre ben 210 miliardi giacciono in Europa. Ma finora la Ue si è limitata a dare il via libera al prelievo dei profitti dei capitali russi, che dovrebbero generare quasi 3 miliardi di euro all'anno.

Due arresti per corruzione

In Russia continuano intanto le iniziative anti-corruzione all'interno del ministero della Difesa e delle forze armate con la notizia di altri due arresti eccellenti: quello del generale Vadim Shamarin, capo della Direzione delle comunicazioni delle forze armate e vice capo di Stato maggiore, e di Vladimir Verteletsky, capo del Dipartimento incaricato degli approvvigionamenti per la difesa dello Stato.

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato che sia in atto una «campagna» per fare pulizia tra i militari, affermando che le inchieste rientrano in un «lavoro continuo e coerente».

Ma è evidente che queste iniziative si siano intensificate nelle ultime settimane, in coincidenza con la sostituzione di Serghei Shoigu alla guida del ministero della Difesa, affidato all'economista Andrei Belousov. Tra gli arresti figurano quelli del vice ministro Timur Ivanov e del generale Yuri Kuznetsov.

Putin a Minsk

Putin è intanto volato a Minsk per colloqui con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko sulla «partnership strategica» tra i due Paesi. Il presidente russo aveva annunciato recentemente che la Bielorussia avrebbe partecipato alle esercitazioni sulle armi nucleari tattiche avviate da Mosca due giorni fa.

E in questo scenario la Francia ha reso noto di avere effettuato il primo test di lancio di un missile aggiornato con capacità nucleare, l'Asmpa-r, progettato per essere trasportato da un caccia Rafale.

Il ministro della Difesa, Sebastien Lecornu, ha precisato che il missile è stato lanciato senza testata da un aereo «sopra il territorio nazionale» e ha sottolineato che l'esercitazione mirava a sostenere «la credibilità dell'elemento di deterrenza nucleare aereo».

Mosca avanza sul terreno

Sul terreno continua l'avanzata nell'est dell'Ucraina delle truppe di Mosca, che ha annunciato la conquista di un altro villaggio, quello di Andreevka, nella regione di Donetsk.

Il governatore della regione nord-orientale di Kharkiv ha detto che 7 persone sono morte e 16 sono rimaste ferite negli attacchi russi sull'omonima città capoluogo da dove sono state evacuate circa 11 mila persone.

Da parte sua il governatore della regione russa frontaliera di Belgorod ha dichiarato che una donna è morta per un attacco con un drone ucraino sul distretto di Yakovlevsky.

Mentre le autorità filorusse di Donetsk hanno detto che un civile è morto e altri 11 sono rimasti feriti in un bombardamento delle forze di Kiev sulla cittadina di Gorlovka.