Immigrazione Sea Watch a Catania, applausi e abbracci

ATS

31.1.2019 - 20:48

Un migrante abbraccia un membro dell'equipaggio prima di lasciare l'imbarcazione.
Un migrante abbraccia un membro dell'equipaggio prima di lasciare l'imbarcazione.
Source: Keystone/AP/SALVATORE CAVALLI

È diventata una festa lo sbarco a Catania dei 47 profughi da tredici giorni a bordo della Sea Watch 3 e al centro di un braccio di ferro tra l'ONG tedesca e il governo italiano che ha bloccato per cinque giorni la nave alla fonda al largo di Siracusa.

I 32 maggiorenni sono stati portati con un autobus nell'"hotspot" di Messina in attesa della loro redistribuzione negli otto Paesi europei disponibili ad accoglierli. I 15 minorenni sono invece in un centro di accoglienza di Catania inserito nel progetto Fondo asilo migrazione e integrazione (Fami) del ministero dell'interno. Su loro la tutela del Tribunale per i minorenni che li rende "non trasferibili" senza l'autorizzazione del giudice.

Ha avuto una navigazione lenta la Sea Watch 3, bloccata fino all'alba a Siracusa per un guasto al verricello dell'ancora. Infine la partenza, scortata da motovedette di Guardia di finanza e Capitaneria di Porto, fino alla destinazione finale: Catania. Subito dopo l'attracco è scattata la "festa" con i profughi che hanno applaudito e si sono abbracciati tra loro e con l'equipaggio.

La temuta ipotesi di un sequestro o di un altro provvedimento giudiziario, almeno per il momento, non è arrivato. Poliziotti, finanzieri e uomini della Capitaneria di porto sono saliti sulla nave, ma per "indagini di routine" disposte dal procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, secondo "un protocollo consolidato nel tempo". Polizia e fiamme gialle hanno sentito il capitano e l'equipaggio sulle operazioni di salvataggio e sulla rotta seguita. Accertamenti amministrativi sono in corso invece da parte della Capitaneria di porto. Al momento non ci sono indagati, ha sostenuto uno dei legali dell'organizzazione non governativa.

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