Sono state udite almeno tre esplosioni e il tetto è in fiamme.
I morti sarebbero almeno 12, ma alcuni bilanci parlano di addirittura una 30ina di vittime.
Il fumo si alza sopra la sede del concerto Crocus City Hall, teatro di un massacro. Diversi uomini armati in tenuta da combattimento hanno fatto irruzione in una sala concerti il 22 marzo e hanno sparato con armi automatiche sulla folla, ferendo un numero imprecisato di persone.
Le forze speciali sono sul posto.
Ci sono almeno 35 feriti.
Strage al Crocus City Hall di Mosca
Sono state udite almeno tre esplosioni e il tetto è in fiamme.
I morti sarebbero almeno 12, ma alcuni bilanci parlano di addirittura una 30ina di vittime.
Il fumo si alza sopra la sede del concerto Crocus City Hall, teatro di un massacro. Diversi uomini armati in tenuta da combattimento hanno fatto irruzione in una sala concerti il 22 marzo e hanno sparato con armi automatiche sulla folla, ferendo un numero imprecisato di persone.
Le forze speciali sono sul posto.
Ci sono almeno 35 feriti.
Il massacro al Crocus di Mosca evoca i peggiori incubi in giro per l'Europa. L'UE, al netto di alcuni incidenti isolati, benché drammatici per le vittime coinvolte, negli ultimi anni si è dovuta confrontare più con le guerre ai proprio confini che con gravi attentati sul suo suolo, in stile Bataclan o lungomare di Nizza.
Eppure, con la guerra a Gaza che imperversa e il conseguente alto numero di vittime civili, l'Europa aveva già avviato una riflessione, varando un giro di vite sul fronte dei controlli. Come sempre, però, il boccino è nelle mani dei singoli Paesi.
In Francia, dove l'allerta è permanente, il premier Gabriel Attal ha annunciato che il piano Vigipirate è stato alzato al massimo livello ('emergenza attentati') e ha deciso di recarsi in visita alla stazione Saint-Lazare di Parigi per sostenere personalmente i militari impegnati nell'operazione antiterrorismo Sentinelle.
Secondo il Ministero dell'Istruzione francese, circa 130 scuole in tutto il Paese sono state oggetto dalla settimana scorsa di minacce di attentato e «atti malevoli». In più non va dimenticato che fra poco – questa estate – andranno in scena i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Una sfida in più per forze di sicurezza francesi. Tanto più che il presidente Emmanuel Macron ha rivelato come lo Stato islamico della provincia del Khorasan (Ispk) abbia effettuato «diversi tentativi» di colpire sul «suolo» francese negli ultimi mesi.
L'Ispk è la più grande minaccia islamista anche in Germania
L'Ispk «rappresenta attualmente la più grande minaccia islamista anche in Germania» e il «pericolo del terrorismo islamista rimane acuto» nel Paese, ha dichiarato la ministra tedesca dell'Interno, Nancy Faeser, senza dare però indicazioni più precise.
Il Belgio – la scorsa settimana si è tenuto l'ottavo anniversario degli attentati di Bruxelles – ha invece deciso di mantenere a 3 su 4 il livello dell'allerta contro il rischio di attacchi terroristici. L'allerta era stata portata a livello 3 il 16 ottobre scorso dopo l'attentato in cui nel centro di Bruxelles vennero uccisi due cittadini svedesi.
Il livello quattro, ha precisato l'organismo preposto alla sorveglianza antiterrorismo, l'Ocam, implica una minaccia «grave e imminente», che al momento non appare giustificata.
A inizio mese c'erano stati però gli arresti ai danni di quattro giovani, accusati di voler preparare un attentato alla sala concerti Botanique, uno dei poli culturali più frequentati della capitale. Uno schema, guarda caso, molto simile a quello seguito a Mosca.