Stati Uniti Trump non coopera alle indagini per l'impeachement: «Sono illegittime»

ATS

9.10.2019 - 07:14

La Casa Bianca dichiara guerra all'indagine per un possibile impeachment di Donald Trump e annuncia che il presidente statunitense non vi coopererà perché la considera illegittima.

L'inchiesta, secondo l'amministrazione, è solo un tentativo dei democratici di «capovolgere il risultato delle elezioni del 2016 privando gli statunitensi del presidente che hanno liberamente scelto». Un messaggio chiaro, che non lascia adito a dubbi e racchiuso in una lettera di otto pagine inviate dalla Casa Bianca alla speaker della Camera, Nancy Pelosi.

«Le vostre azioni senza precedenti non lasciano al presidente alcuna scelta. Per adempiere ai suoi obblighi nei confronti degli statunitensi, della Costituzione e di tutti coloro che occuperanno in futuro l'ufficio della presidenza, il presidente Trump e la sua amministrazione non possono partecipare in queste circostanze alla vostra indagine incostituzionale» scrive Pat Cipollone, il legale della Casa Bianca.

Zittito da Trump l'ambasciatore all'UE

La missiva segue la decisione di Trump di bloccare la testimonianza a Capitol Hill dell'ambasciatore statunitense all'UE Gordon Sondland, donatore del tycoon e figura chiave della vicenda.

Il veto, che riguarda anche la consegna di sms o messaggi ritenuti «profondamente rilevanti» per le indagini, è arrivato dal segretario di stato statunitense Mike Pompeo, che aveva già accusato i democratici di «perseguitare e bullizzare i funzionari del dipartimento di stato».

«Tribunali illegali»

«Come ambasciatore in carica e dipendente del dipartimento di Stato, Sondland deve seguire gli ordini del dipartimento», ha spiegato il suo avvocato Robert Luskin, sottolineando che il diplomatico, già arrivato a Washington da Bruxelles, è «profondamente rammaricato» di non poter testimoniare.

Poi Trump ha dato la sua spiegazione via Twitter: «Vorremmo mandare l'ambasciatore Sondland, davvero un brav'uomo e un grande americano, a testimoniare ma sfortunatamente testimonierebbe davanti ad una corte totalmente compromessa, dove i diritti dei repubblicani sono stati negati non è consentito alla pubblica opinione vedere i fatti veri», ha scritto, paragonando le commissioni che indagano alle 'kangaroo court', ossia tribunali illegali o sommari.

Trump è al di sopra della legge?

La decisione ha indignato i democratici, che la ritengono un «ulteriore atto di ostruzione della giustizia», reato anch'esso da impeachment, e vogliono ora convocare l'ambasciatore usando lo strumento del mandato (subpoena).

Mandato già emesso nei giorni scorso nei confronti della Casa Bianca, del dipartimento di stato e del Pentagono perché consegnino tutti i documenti relativi alle pressioni del tycoon sul presidente ucraino per far indagare i Biden, forse in cambio dello sblocco degli aiuti militari e di una visita alla Casa Bianca.

Trump «non è al di sopra della legge: la Casa Bianca dovrebbe sapere che i continui tentativi di nascondere la verità sull'abuso di potere da parte del presidente sarà considerato come un'ulteriore prova di ostruzione di giustizia», Nancy Pelosi, dopo che Trump ha annunciato che non collaborerà con l'indagine per un possibile impeachment.

Si profila quindi una sfida legale che rischia di finire sino alla corte suprema e di rallentare un'indagine che i democratici volevano chiudere entro novembre, in ogni caso prima dell'inizio delle primarie presidenziali in febbraio.

Ambasciatore implicato fino al collo

Sondland, 61 anni, è un magnate degli hotel di lusso che ha donato un milione di dollari per la cerimonia d'insediamento di Trump tramite una società di comodo diventando ambasciatore statunitense a Bruxelles nel giugno 2018.

Dagli sms scambiati tra diplomatici statunitensi, risulta fortemente coinvolto nelle pressioni della Casa Bianca per far aprire un'indagine a Kiev contro i Biden, nonostante il suo portafoglio non includa l'Ucraina.

«Sì» all'impeachement secondo i sondaggi

Con l'improvviso annuncio del ritiro delle sue truppe dalla Siria, Trump ha cercato anche di cambiare argomento mentre la maggioranza degli statunitensi approva l'indagine di impeachment (il 58% secondo il Washington Post, il 55% secondo un sondaggio di Nbc-Wall Street Journal).

Ma si è ritrovato contro tutto il partito repubblicano, quello che dovrebbe salvarlo dall'impeachment al Senato.

L'unico che gongola è il presidente russo Vladimir Putin, che martedì ha festeggiato i suoi 67 anni con il «regalo americano» in Siria e il caos in cui sono precipitati gli Stati Uniti.

Trey Gowdy in soccorso a Trump

Nel frattempo le tre commissioni della Camera a cui fa capo l'indagine per un possibile impeachment di Trump hanno inviato un mandato per chiamare a testimoniare Sondland. Il mandato include anche la consegna di documenti.

L'ex parlamentare repubblicano Trey Gowdy aiuterà la Casa Bianca a difendersi dall'indagine per un possibile impeachment di Donald Trump. Lo riportano i media statunitensi citando alcune fonti, secondo le quali Gowgy è entrato formalmente nello staff della Casa Bianca.

Il repubblicano del South Carolina ha guidato la commissione della Camera che ha indagato sulle azioni dell'ex segretario di Stato Hillary Clinton dopo l'attacco a Bengasi.

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