Guerra in Ucraina Kiev torna nel mirino dei russi, pioggia di missili sulla capitale

SDA

21.3.2024 - 20:39

I vigili del fuoco ucraini sono sulla scena di un attacco missilistico a Kiev.
I vigili del fuoco ucraini sono sulla scena di un attacco missilistico a Kiev.
KEYSTONE

La terza primavera di guerra in Ucraina si è aperta con un massiccio attacco russo su Kiev, svegliata nel cuore della notte dalle esplosioni. Le forze ucraine hanno rivendicato di aver distrutto tutti i 31 missili lanciati sulla capitale, i cui detriti si sono comunque abbattuti sugli edifici provocando 13 feriti.

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È dalla fine di gennaio che non si registravano raid così massicci sulla città, che stavolta avevano un preciso obiettivo, secondo una fonte dell'intelligence militare di Kiev all'«Ukrainska Pravda»: «La maggior parte era puntata contro gli obiettivi della Direzione principale dell'intelligence» del Gur, gli 007 ucraini.

Frammenti di razzi – tra i quali un missile ipersonico Kinzhal – sono caduti anche «su un asilo nel distretto di Sviatoshynskyi», ha annunciato su Telegram il sindaco Vitali Klitschko, mentre il presidente Volodymyr Zelensky ha spronato i partner occidentali a proteggere l'Ucraina.

«Dobbiamo dimostrare che il terrore perde sempre. Dobbiamo dimostrare alla Russia che sarà costretta ad accettare una vita normale e libera in Ucraina. Abbiamo bisogno del sostegno dei partner», ha detto il presidente ucraino tornando ad invocare «sistemi di difesa aerea».

Al fronte gli ucraini sono in difficoltà

I raid su Kiev sembrano tradurre in realtà la promessa di Vladimir Putin di punire gli attacchi ucraini sulle regioni russe di confine, che intanto proseguono: cinque persone, due donne e tre uomini, sono rimaste ferite nei bombardamenti dell'ultima giornata su Belgorod, ha riferito il governatore, Vyacheslav Gladkov.

Nel frattempo, i paramilitari russi fedeli a Kiev hanno rivendicato di aver ucciso 651 soldati russi mentre 980 sarebbero rimasti feriti nelle loro incursioni in territorio russo negli ultimi giorni.

Ma al di là dei numeri, sono azioni che non intimoriscono Mosca, perché il fronte racconta una storia diversa, molto più difficile per gli ucraini: il ministero della difesa russo ha rivendicato di aver occupato un altro centro abitato nel Donbass, quello di Tonenkoye, presso Avdiivka. È solo l'ultimo degli insediamenti conquistati dagli invasori nelle ultime settimane.

Continua l'appello di Kiev per armi e munizioni

Per tamponare l'avanzata di Mosca, il governo di Zelensky continua a invocare più armi e munizioni, mentre resta aperto il dibattito sul possibile invio di truppe della Nato in Ucraina evocato dal presidente francese Emmanuel Macron. Una simile decisione «avrebbe conseguenze molto negative, persino irreparabili», ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

Ma intanto sarebbe Mosca a portare avanti i preparativi per un conflitto su larga scala con armi convenzionali con l'Alleanza atlantica: a sostenerlo è l'Istituto per lo studio della guerra (Isw) che cita indicatori finanziari, economici e militari russi per avvalorare la sua tesi.

Secondo gli esperti americani, i tentativi di Putin di creare le condizioni per la stabilizzazione dell'economia e delle finanze russe fanno molto probabilmente parte dei preparativi finanziari e interni della Russia per un potenziale futuro conflitto con la Nato.

Una guerra che non sarebbe imminente, precisa il think tank statunitense, ma che probabilmente si consumerà in un arco temporale più breve di quello che alcuni analisti occidentali avevano inizialmente ipotizzato.