Guerra in Ucraina Kuleba: «Continueremo a difendere Bakhmut, ma ci servono munizioni»

SDA

12.3.2023 - 09:45

Paracadutisti ucraini sulla linea del fronte a Bakhmut
Paracadutisti ucraini sulla linea del fronte a Bakhmut
Keystone

«Se ci ritirassimo da Bakhmut, cosa cambierebbe? La Russia prenderebbe Bakhmut e poi continuerebbe la sua offensiva contro Chasiv Yar, quindi ogni città dietro Bakhmut potrebbe subire la stessa sorte»: lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

Kiev intende continuare a difendere la città, ritenuta nodo strategico dell'avanzata russa, riporta il Guardian.

Alla domanda «per quanto tempo le forze ucraine potrebbero resistere?», Kuleba ha paragonato la difesa della città a quella di una casa contro un intruso che cerca di ucciderne gli abitanti e di sottrarre loro tutto ciò che possiedono.

«Carenza di munizioni il problema principale»

In un'intervista al tabloid domenicale tedesco Bild am Sonntag, Kuleba ha inoltre dichiarato che l'Occidente e in particolare la Germania dovrebbero iniziare ad addestrare i piloti ucraini a pilotare moderni aerei da combattimento, anche se la consegna di jet avanzati occidentali non è imminente.

Il ministro degli Esteri ucraino ha inoltre sollecitato i produttori tedeschi ad accelerare la consegna di munizioni all'esercito di Kiev, perché, ha detto, la scarsità di munizioni è al momento il «problema numero uno» nella difesa dall'invasione russa.

Kuleba ha detto che alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco di febbraio i produttori di armi tedeschi lo hanno rassicurato che le consegne erano pronte, in attesa della firma dei contratti da parte del governo.