Guerra Ucraina: Putin dichiara la mobilitazione parziale in Russia

SDA

21.9.2022 - 09:05

Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale in Russia, con il richiamo dei militari della riserva. Ha pure minacciato l'uso di armi nucleari. La Germania condanna la mossa, per gli USA è un segno della debolezza di Mosca. Dopo l'annuncio in TV la borsa russa cola a picco.

Il presidente russo Vladimir Putin si è rivolto alla nazione stamani. Il discorso televisivo previsto ieri in prima serata era stato rinviato senza spiegazioni.
Il presidente russo Vladimir Putin si è rivolto alla nazione stamani. Il discorso televisivo previsto ieri in prima serata era stato rinviato senza spiegazioni.
KEYSTONE

Putin ha ordinato una parziale mobilitazione delle proprie forze armate quasi 7 mesi dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina. 

La mobilitazione è effettiva da oggi, mercoledì. La misura, ha precisato l'agenzia Tass, è volta a conseguire gli obiettivi di quella che Mosca definisce ancora come una «operazione militare speciale» in Ucraina.

Cosa significa mobilitazione parziale?

Con la mobilitazione parziale, ha precisato il ministro della difesa russo Serghei Choigou, vengono richiamati in servizio i militari della riserva, già istruiti al combattimento e con specializzazioni. Sono quindi esclusi militari di leva e uomini senza nessuna formazione militare come ad esempio gli studenti.

Ha aggiunto che la Russia potrà avvalersi di una riserva di 300’000 effettivi che sarà formata prima di essere destinata ai combattimenti. Lo scopo della mobilitazione, ha aggiunto, è «controllare i territori liberati» in Ucraina.

Mosca: «Mobilitato solo 1,1%»

«Abbiamo un'enorme risorsa di mobilitazione che comprende coloro che hanno prestato servizio nell'esercito, coloro che hanno esperienza di combattimento e specialità militari», ha sostenuto Shoigu. «Abbiamo quasi 25 milioni di queste persone. Pertanto si può comprendere che questa è una mobilitazione parziale, l'1,1% della risorsa totale di mobilitazione».

«Non posso fare a meno di sottolineare che oggi combattiamo non solo con l'Ucraina e l'esercito ucraino, ma con tutto l'Occidente», ha poi dichiarato Shoigu, aggiungendo che la Russia sta trovando il modo di contrastare le armi fornite all'Ucraina dai paesi occidentali.

Il ministro ha anche sostenuto che dall'inizio dell'operazione militare in Ucraina la Russia ha perso 5'937 soldati.

Brandita la minaccia nucleare

La Russia, ha dichiarato il presidente Putin nel videomessaggio rivolto alla nazione, è pronta a utilizzare «tutti i suoi mezzi» per «proteggersi», compresi anche quelli nucleari. «Non è un bluff», ha ammonito Putin, dopo aver accusato l'Occidente di voler «distruggere» il suo Paese.

La decisione odierna è stata presa dopo una proposta del ministero della difesa, ha dichiarato nella sua allocuzione il capo del Cremlino, che ha quindi firmato il relativo decreto.

Nel suo atteso discorso alla tv ha anche ribadito che l'operazione militare speciale in Ucraina è stata inevitabile e affermato che i territori dell'Ucraina che hanno annunciato il referendum per l'adesione alla Russia «hanno il sostegno» di Mosca.

«È la nostra tradizione storica»

Il capo del Cremlino ha concluso il suo discorso televisivo con queste parole: «È nostra tradizione storica e destino del nostro popolo fermare coloro che cercano il dominio mondiale, che minacciano di smembrare e rendere schiava la madrepatria. È quello che stiamo facendo ora, e credo nel vostro sostegno».

Kiev: «Passo prevedibile»

Secondo il consigliere della presidenza ucraina Mykhailo Podolyak la mobilitazione della Russia è stata un passo prevedibile, che si rivelerà estremamente impopolare e che evidenzia che la guerra non sta andando secondo i piani di Mosca. 

Per Podolyak, il capo del Cremlino sta cercando di scaricare le sue responsabilità per aver iniziato una «guerra non provocata» e per la crisi in cui è precipitata l’economia della Russia.

La Germania condanna: «Passo nella direzione sbagliata»

La mobilitazione parziale viene condannata dal Governo tedesco, che studia come rispondere a questa mossa, come dichiarato dal vicecancelliere Robert Habeck, secondo cui il conflitto, in questo modo, ha fatto un nuovo passo in una direzione sbagliata e pericolosa.

Per gli USA è un «Segnale di fallimento russo»

L’annuncio del Cremlino della mobilitazione parziale e dei referendum sull’annessione dei territori occupati in Ucraina sono un segnale «della debolezza e del fallimento russo», secondo l’ambasciatrice statunitense a Kiev, Bridget Brink, che su Twitter ha assicurato il sostegno di Washington al Paese invaso per tutto il tempo necessario.

Crolla la Borsa russa

Nuovo crollo della borsa russa dopo l’annuncio della mobilitazione parziale. L’indice Moex, che ieri aveva perso l’8,8%, è sprofondato stamani fino a un massimo del 9,6% in avvio di contrattazione, per poi recuperare un po’ di terreno e contenere le perdite al 5,4%.

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