Ucraina Ucraina: Putin, gli interessi e la sicurezza della Russia non sono negoziabili

SDA

23.2.2022 - 14:50

A detta del presidente Vladimir Putin la Russia "è sempre aperta al dialogo diretto e onesto".
A detta del presidente Vladimir Putin la Russia "è sempre aperta al dialogo diretto e onesto".
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«Non negoziabili»: così il presidente russo Putin ha definito gli interessi e la sicurezza del paese. Tuttavia la Russia è pronta a trovare «soluzioni diplomatiche» con Kiev e l'Occidente sulla crisi ucraina. Per Zelensky invece nel suo Paese si decide il destino dell'Europa.  

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«Il nostro paese è sempre aperto al dialogo diretto e onesto per trovare soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi. Tuttavia, gli interessi e la sicurezza dei nostri cittadini non sono negoziabili», ha detto Putin in un discorso trasmesso in tv in occasione della Giornata del difensore della patria.

Nel suo discorso il presidente russo ha anche sottolineato che «continueremo a sviluppare sistemi di armamenti avanzati, compresi quelli ipersonici e quelli basati su nuovi principi fisici, ed espanderemo l'uso di tecnologie digitali avanzate ed elementi di intelligenza artificiale. Tali complessi sono davvero le armi del futuro, che aumentano notevolmente il potenziale di combattimento delle nostre forze armate».

Intanto, secondo quanto riferiscono i media, la Russia ha cominciato a sfollare il suo personale diplomatico dall'Ucraina, attuando una misura annunciata martedì.

Zelensky: «Il destino dell'Europa si decide in Ucraina»

Dall'altra parte il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenendo in tv e accogliendo con favore le misure prese dall'Occidente ha affermato: «Il destino dell'Europa si decide sul campo in Ucraina. È arrivato il momento di reagire, di reagire con forza». 

Zelensky ha quindi annunciato che l'Ucraina conferma le sue ambizioni di aderire all'Ue e alla Nato, nonostante l'ultimatum lanciato ieri dal presidente russo Vladimir Putin all'Ucraina affinché rinunci a far parte dell'Alleanza atlantica.

Truppe russe nel Donbass?

Il leader dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk (DPR), Denis Pushilin ha dal canto suo affermato che la presenza di truppe russe nel Donbass sarebbe possibile solo nel caso di un'offensiva in piena regola da parte di Kiev. In quel caso, Mosca avrebbe il diritto di inviare i soldati. Secondo Pushilin per ora quindi non ci sono truppe russe sul territorio.

L'Ucraina si comporta in modo aggressivo, ha sostenuto Pushilin, secondo quanto riporta la Tass. «Siamo nella fase in cui le truppe nemiche sono sulla linea di contatto e potrebbero passare all'offensiva in qualsiasi momento. Non abbiamo ancora fatto nulla al riguardo, non l'abbiamo ancora neutralizzato», ha aggiunto riferendosi al rischio di un attacco da parte delle truppe ucraine.