UcrainaI russi pensano a una Norimberga per i militari Azov
SDA
28.5.2022 - 14:45
Un tribunale in stile Norimberga per processare i militari ucraini evacuati dall'acciaieria Azovstal. È il progetto – riferisce il «Guardian» – a cui stanno pensando i russi in alternativa allo scambio di prigionieri.
Keystone-SDA
28.05.2022, 14:45
28.05.2022, 16:16
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Un processo ispirato a quello che giudicò i vertici della Germania nazista a Norimberga nel 1946. Il giornale britannico ricorda come a finire alla sbarra sarebbero principalmente le centinaia di prigionieri ucraini usciti con le mani alzate dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, soprattutto i miliziani nazionalisti del Regimento Azov, che più voci di parte russa hanno detto di voler processare.
«Stiamo progettando di organizzare un tribunale internazionale sul territorio della repubblica», ha affermato Denis Pushilin, leader della Repubblica popolare di Donetsk, secondo quanto riporta il «Guardian».
A sua volta il capo della Crimea annessa ha affermato che un tribunale nell'Ucraina orientale occupata dalla Russia, dove le autorità locali sostengono la pena di morte, servirebbe da «lezione per tutti coloro che hanno dimenticato le lezioni di Norimberga».
Stando a Philippe Sands, professore di diritto all'University College di Londra, i russi «stanno cercando di creare un contrappeso a causa di tutti i discorsi della Corte penale internazionale e dei procedimenti giudiziari ucraini» sui crimini di guerra.
Secondo l'esperta Francine Hirsch, autrice di un saggio sul Processo di Norimberga e accademica all'università di Madison, in Wisconsin (USA), «sarebbe un processo politico il cui fine è di supportare la narrazione particolare sulla guerra», combattuta per «denazificare» l'Ucraina, che il presidente russo Vladimir Putin ha enunciato fin dall'inizio.
Una tesi che vorrebbe dimostrare che l'Ucraina di oggi è «governata da nazisti» e che «ci siano legami diretti fra i collaboratori nazisti ucraini» sotto l'occupazione tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale, e «i soldati ucraini di oggi», ha aggiunto la Hirsch, citata dal «Guardian». Lo scopo, ha concluso l'esperta, è di «provare a presentare ciò che noi percepiamo come una finzione come fosse una realtà».