Ucraina UE in allerta: «Prepariamoci a un attacco nucleare russo»

SDA

6.10.2022 - 21:15

Il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione di preparare una risposta in caso di attacco nucleare russo.
Il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione di preparare una risposta in caso di attacco nucleare russo.
Keystone

Se addestrasse militarmente gli ucraini, l'Ue diventerebbe di fatto parte del conflitto. L'ultimo avvertimento della Russia agli alleati occidentali di Kiev prende di mira direttamente Bruxelles.

Dopo aver affermato di considerare come un coinvolgimento diretto degli Stati Uniti l'eventuale fornitura di missili a lungo raggio all'esercito di Volodymyr Zelensky, le minacce di Mosca si concentrano ora sulla possibile iniziativa di formazione europea delle truppe ucraine, anticipata dall'Alto rappresentante per la politica estera Josep Borrell.

«Al prossimo Consiglio Affari Esteri del 17 ottobre spero che potremo lanciare formalmente la nostra missione di addestramento», aveva scritto sul suo blog.

Per il ministero degli Esteri russo, poi, le «nuove forniture di missili Himars a Kiev – altri quattro lanciatori e munizioni per un valore di 625 milioni di dollari, aggiunti ai 16 sistemi forniti in precedenza – evidenziano l'odio di Washington per Mosca».

Sale ancora la tensione

Lo scontro tra Bruxelles e Mosca trova alimento anche a Strasburgo. In una relazione sull'escalation decisa dal Cremlino, approvata a larghissima maggioranza, il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione di preparare una risposta in caso di attacco nucleare russo.

Nelle stesse ore, l'Ue ha esteso le sanzioni anche al filosofo e politologo ultranazionalista Alexander Dugin, considerato tra i principali ispiratori di Vladimir Putin, la cui figlia Darya era stata uccisa ad agosto in un attentato a Mosca che per la Cia sarebbe opera di Kiev.

Tensioni certificate anche dalla convocazione dell'ambasciatore francese a Mosca per le forniture di armi all'Ucraina.

Continua il massacro di civili ucraini

Sul terreno, intanto, non si fermano i massacri di civili. Nel mirino dei raid, hanno denunciato le autorità ucraine, è finita nuovamente l'oblast di Zaporizhzhia, appena annessa ma solo parzialmente controllata dalla Russia.

Almeno sette gli attacchi missilistici contro edifici residenziali, che hanno provocato esplosioni e diversi incendi, con tre vittime e diversi feriti accertati, tra cui un bambino, e «decine di persone» che potrebbero trovarsi sotto le macerie.

Nella stessa regione, la tensione resta alta anche intorno alla centrale nucleare più grande d'Europa, che Putin ha inserito con un decreto tra gli asset della Federazione russa.

L'AIEA lavora per una «Safe zone» per la centrale atomica

Una mossa, quella di Putin, subito bollata come priva di valore da Kiev – come del resto le annessioni territoriali – e respinta anche dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), che ha ribadito di considerare l'impianto di Energodar proprietà ucraina.

Il direttore generale dell'agenzia Onu, Rafael Grossi, ha incontrato Zelensky a Kiev prima di recarsi a Mosca per lavorare al progetto sempre più complicato di una 'safe zone' nell'area della centrale, su cui comunque ha detto di vedere «progressi».

L'Aiea intanto continuerà il monitoraggio della struttura, raddoppiando da due a quattro il numero degli ispettori permanenti.

Kiev avanza a Kherson, le critiche si fanno largo tra i russi

Nel frattempo, continua l'avanzata della controffensiva nel nord-est e anche a sud. Nella regione di Kherson, l'esercito di Kiev ha rivendicato la riconquista in meno di una settimana di 400 km quadrati e 29 insediamenti, anche se, ha precisato, «il nemico sta cercando di contrattaccare».

Le forze di Mosca appaiono sempre più in difficoltà e crescono anche le critiche interne. Dopo le dure critiche del leader ceceno Ramzan Kadyrov agli alti comandi, il numero due dell'amministrazione filorussa regionale, Kirill Stremousov, si è spinto ad attaccare direttamente il ministro della Difesa Serghei Shoigu.

«Molte persone – ha affermato – dicono che, come ufficiale, potrebbe semplicemente spararsi per essere colui che ha lasciato che le cose arrivassero a questo punto».