IncriminazioneTrump parlerà dalla Florida dopo l'udienza a New York
SDA
2.4.2023 - 20:51
Chiuso nel resort di Mar-a-Lago con il suo cerchio magico per preparare la strategia difensiva contro la storica incriminazione, Donald Trump annuncia che martedì sera, poche ore dopo essere comparso in un tribunale di Manhattan davanti a un giudice per ascoltare le accuse a suo carico, tornerà in Florida e terrà un discorso agli americani.
Keystone-SDA
02.04.2023, 20:51
02.04.2023, 20:54
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Donald Trump annuncia che martedì sera, poche ore dopo essere comparso in un tribunale di Manhattan davanti a un giudice per ascoltare le accuse a suo carico, tornerà in Florida e terrà un discorso.
L'ex presidente sembra attuare la strategia «attacca e prendi tempo».
Le forze dell'ordine si preparano a eventuali proteste e a mettere in sicurezza il processo.
«Voglio ringraziare tutti per tutto il sostegno che mi avete dato. La nostra nazione è in declino, la sinistra radicale ha preso il sopravvento e la sta distruggendo, strumentalizzando l'Fbi e il dipartimento di giustizia. Gli Stati Uniti sono diventati un Paese del terzo mondo, ma noi torneremo e renderemo l'America di nuovo grande», ha tuonato in un post sul suo social media Truth il primo presidente americano ad essere incriminato.
Il tycoon arriverà a New York lunedì sera, passerà la notte alla 'Trump Tower' e il giorno dopo si presenterà in tribunale dove gli saranno prese le impronti digitali e scattate le foto segnaletiche, come un qualunque criminale. Un evento senza precedenti nella storia Usa.
Poi ascolterà dal giudice gli oltre 30 capi d'imputazione contro di lui nell'ambito dell'indagini sui pagamenti alla pornostar Stormy Daniels. Quindi, riferiscono all'agenzia Reuters fonti informate, Trump rientrerà in Florida e da lì, alle 20.15 ora locale (le 2.15 in Svizzera), si rivolgerà agli americani.
Strategia «attacca e prendi tempo»
La decisione di tenere un discorso pubblico al termine di una giornata che si preannuncia epica rivela quale sarà la strategia difensiva dell'ex presidente, che gli analisti sintetizzano nell'espressione «attacca e prendi tempo».
Una tattica consolidata, che il tycoon ha adottato in tutti i procedimenti giudiziari in cui è stato coinvolto finora. La parte d'attacco è già iniziata e non solo da parte di Trump, che nei giorni scorsi ha ricoperto di insulti il procuratore Alvin Bragg e il giudice Juan Manuel Merchan, ma anche dai suoi avvocati.
Joe Tacopina ha accusato il testimone chiave Michael Cohen di essere «un bugiardo patologico» e ribadito che il caso non è altro che «una persecuzione politica». Per un altro legale, James Trusty, l'incriminazione «ha diversi punti deboli e sarà lasciata cadere presto».
Le forze dell'ordine si preparano a proteste
Il fatto che l'ex presidente parli dalla Florida è comunque un motivo di sollievo per le forze dell'ordine di New York e Washington che da giorni si stanno preparando a eventuali proteste di pro e anti-Trump, moltiplicando le misure di sicurezza in tutti i luoghi chiave per evitare che il 4 aprile si trasformi in un nuovo 6 gennaio.
Tutto il complesso del Congresso americano è stato circondato da una recinzione metallica, mentre nella zona in cui si trova la corte saranno dispiegate decine e decine di poliziotti. In più il Secret Service sta studiando un piano per proteggere il tycoon nel tragitto da Mar-a-Lago a New York e una volta arrivato nella metropoli.
Secondo la direttrice della forza di polizia, Kimberly Cheatle, l'ex presidente sarà circondato da un «bolla» di agenti che lo terranno lontano dalla folla. Tuttavia, ha precisato, il tribunale non sarà chiuso al pubblico quel giorno e resteranno in vigore le procedure di sicurezza standard.