Accordi bilaterali Yellen: «Relazioni Usa-Cina ora hanno basi più solide»

SDA

9.7.2023 - 08:14

La Segretario al tesoro americano Janet Yellen
La Segretario al tesoro americano Janet Yellen
Keystone

La segretaria al Tesoro americana Janet Yellen è convinta che i suoi colloqui a Pechino con diversi alti funzionari del governo cinese hanno contribuito a far progredire il rapporto tra Usa e Cina dandogli «basi più solide».

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«Nel complesso ritengo che i miei incontri bilaterali siano stati un passo avanti nei nostri sforzi per stabilire su basi più solide le relazioni tra Usa e Cina», ha affermato la Yellen dopo una visita di quattro giorni nella capitale cinese.

«Entrambe le nazioni hanno l'obbligo di gestire questo rapporto in modo responsabile: trovare un modo per vivere insieme e condividere la prosperità globale», ha affermato la segretaria al Tesoro americana sottolineando l'importanza «vitale» dei contatti ad alto livello tra Usa e Cina. «Crediamo che il mondo sia abbastanza grande perché i nostri due Paesi possano prosperare», ha concluso la Yellen.

Sebbene non siano stati comunicati progressi importanti, l'agenzia di stampa ufficiale Xinhua ha sottolineato che l'incontro di sabato tra la segretaria al Tesoro americana e il vice primo ministro cinese He Lifeng ha permesso di concordare «il rafforzamento della comunicazione e della cooperazione per affrontare le sfide globali».

La segretaria al Tesoro americana ha aggiunto che Washington continuerà a compiere «azioni mirate» per preservare la propria sicurezza nazionale ma tali restrizioni commerciali non servono per «ottenere un vantaggio economico» sulla Cina.

«Significativi disaccordi»

Yellen ha ammesso che ci sono «significativi disaccordi» tra i due Paesi ma ha assicurato che le discussioni a Pechino sono state «dirette, sostanziali e produttive».

Il principale punto critico è sui semiconduttori, con l'imposizione negli ultimi mesi di restrizioni per tagliare la fornitura di tecnologia americana da parte delle aziende cinesi, inclusi i microchip. La Cina, che cerca di diventare autonoma in questo settore, ritiene che tali misure mirino a ostacolarne lo sviluppo e a mantenere la supremazia americana.

«E' importante notare che queste azioni sono motivate da semplici considerazioni di sicurezza nazionale: non le stiamo usando per ottenere vantaggi economici», ha sottolineato la segretaria al Tesoro americana esprimendo poi le «serie preoccupazioni» di Washington per le «pratiche commerciali sleali» di Pechino inclusi gli ostacoli all'ingresso per le società straniere nel mercato cinese e le questioni relative alla protezione della proprietà intellettuale in Cina.