Guerra in Ucraina Missile russo su un ospedale, almeno due morti a Dnipro

SDA

26.5.2023 - 21:29

I soccorritori ucraini lavorano sul luogo della clinica distrutta dopo i bombardamenti a Dnipro nell'Ucraina centrale. Almeno due persone sono morte e altre 31 sono rimaste ferite, tra cui due bambini, a seguito dell'attacco russo alla città, ha riferito il Servizio di emergenza statale (SES).
I soccorritori ucraini lavorano sul luogo della clinica distrutta dopo i bombardamenti a Dnipro nell'Ucraina centrale. Almeno due persone sono morte e altre 31 sono rimaste ferite, tra cui due bambini, a seguito dell'attacco russo alla città, ha riferito il Servizio di emergenza statale (SES).
KEYSTONE

«Tutto è intriso di fumo, lacrime e dolore umano». Lo scenario della guerra si ripete di nuovo, questa volta a Dnipro, immortalato nelle prime immagini dei soccorritori. La corsa in mezzo ai palazzi distrutti, i vetri delle finestre infranti, i muri sbriciolati. E i feriti, con i volti e i vestiti coperti di sangue, portati in braccio o sorretti per camminare.

26.5.2023 - 21:29

Due persone non ce l'hanno fatta, sono morte nell'attacco che ha colpito un ospedale psichiatrico e una clinica veterinaria a Dnipro, città nel mirino dell'ultima pioggia di attacchi russi. 31 i feriti nel raid, di cui due bambini di 3 e 6 anni, mentre mancano all'appello ancora tre medici dispersi.

«È un altro crimine contro l'umanità dei russi», ha tuonato il presidente ucraino Zelensky, che ha fatto appello ai partner per «accelerare sulla fornitura di una migliore difesa aerea», compresi gli agognati jet occidentali. Sui quali, ha sottolineato il leader ucraino, ci sono stati «progressi» questa settimana.

Nessun commento invece dalla Russia, alle prese con una nuova giornata attacchi sul suo territorio di confine. Mentre in serata i filorussi dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk hanno riferito che «due missili a lungo raggio delle forze ucraine hanno colpito Mariupol».

Una durissima giornata per Dnipro

La giornata di attacchi è iniziata nel cuore della notte, quando l'allarme aereo è risuonato in undici regioni dell'Ucraina e la capitale Kiev, che ha vissuto il suo tredicesimo attacco di maggio riuscendo ancora una volta a respingere tutti i missili che hanno volato verso la città.

A Izium, i russi «hanno sferrato il colpo più massiccio dell'intero periodo di invasione con i droni kamikaze Shahed», ha detto il governatore di Kharkiv, Oleg Synyehubov.

Difficile è stata anche la notte di Dnipro, bersagliata massicciamente con razzi e droni che hanno danneggiato case, auto, un distributore di benzina e un'azienda. Ma è al mattino, quando l'allarme è tornato a suonare nella regione, che la città ha subito l'attacco all'ospedale psichiatrico e alla clinica veterinaria.

«Possiate bruciare all'inferno proprio come oggi bruciava Dnipro», è stata la maledizione lanciata ai russi dal governatore dell'oblast di Dnipropetrovsk, Serhiy Lysak, mentre il sindaco Boris Filatov ha decretato un giorno di lutto cittadino.

Ancora una volta sono i civili a pagare il prezzo della guerra

Sono ancora una volta i civili a pagare il prezzo più alto di una guerra che non vede pace all'orizzonte: anzi, si intensificano i raid sulle città ucraine e sui territori russi di confine, ormai colpiti quotidianamente.

Il governatore della regione russa meridionale di Rostov, Vasily Golubev, ha riferito che l'antiaerea è entrata in azione vicino a Morozovsk e «ha abbattuto un missile ucraino». Due droni hanno colpito Krasnodar danneggiando edifici residenziali senza provocare vittime, ha detto il governatore Veniamin Kondratyev.

E a Belgorod, una nuova giornata di attacchi ha visto decine di bombardamenti con Uav e artiglieria, secondo il capo della regione Vyacheslav Gladkov. Colpita anche Grayvoron, già oggetto nei giorni scorsi dell'incursione senza precedenti dei gruppi ribelli russi filo-ucraini della Legione Libertà della Russia e del Corpo dei Volontari russi.

Crescono anche le tensioni tra Russia e Stati Uniti

Con gli attacchi nelle regioni di confine che aumentano, crescono anche le tensioni tra Russia e Stati Uniti, accusati dal vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov di dare «carta bianca» a Kiev per attaccare il suo territorio, dopo che il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca John Kirby ha ribadito che Washington «non incoraggia o consente» raid sul suolo russo. Parole «ipocrite e false», secondo il ministero degli Esteri russo.

E si continua a guardare alla controffensiva e alle sue conseguenze, che sembrano poter dare filo da torcere anche alla Crimea, tra gli obiettivi di Kiev. Secondo il ministero della Difesa britannico, il leader filorusso della penisola, Sergei Aksyonov, sarebbe infatti preoccupato dalla capacità dell'esercito regolare russo di difendere il territorio e punterebbe invece sui gruppi paramilitari che negli ultimi vent'anni sono proliferati in Crimea.

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