Dopo la condanna Ex funzionario DSS, il contenuto dell'audit è «preoccupante»

SwissTXT / red

8.3.2023

La sede della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie a Bellinzona dove lavorava il funzionario condannato (foto d'archivio).
La sede della Divisione dell'azione sociale e delle famiglie a Bellinzona dove lavorava il funzionario condannato (foto d'archivio).
© Ti-Press / Gabriele Putzu

Il contenuto della relazione di controllo elaborata dagli esperti sul caso dell’ex funzionario del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) ticinese condannato nel 2021 per violenza carnale è stato definito «preoccupante» dai membri della Commissione della gestione. Lo riporta la RSI.

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8.3.2023

«Non sono sorpreso, ma il documento che abbiamo ricevuto è abbastanza preoccupante», ha dichiarato alla RSI Fiorenzo Dadò, presidente della Commissione che martedì ha dedicato tre ore alla lettura del dossier.

Tre ore durante le quali sono state poste una trentina di domande all'esperta presente, una dei tre avvocati dello studio ginevrino incaricato dal Parlamento ticinese. Domande di comprensione perché – è stato detto – le parole sono importanti e in un caso del genere lo sono più che mai.

«La Commissione all’unanimità ha deciso di preparare una conferenza stampa nelle prossime settimane – prosegue Dadò –. Ci saranno anche le persone che hanno svolto le verifiche e daranno alcune indicazioni».

Il Parlamento ne discuterà nella prossima legislatura

Invece il Parlamento discuterà i dettagli solo nella prossima Legislatura. Ma con una conferenza stampa non si rischia di creare confusione sia tra i parlamentari che nell'opinione pubblica? «Assolutamente no, – risponde alla RSI Dadò – è un lavoro pagato dai cittadini ed è giusto che sappiano come si è svolto e quali sono le risultanze principali».

Oltre alla criticità, si era parlato anche di piste emerse per migliorare i processi in seno all’amministrazione pubblica. «Non c’è stato solo un problema di comunicazione – prosegue il presidente della Commissione della gestione – ma anche pratico, di regolamenti: l’obiettivo ultimo è di fare in modo che casi del genere non capitino più».

La violenza perpetrata dall’ex funzionario – ricorda l'emittente radiotelevisiva – è avvenuta nei confronti di una ragazza conosciuta nell'ambito delle politiche giovanili del Cantone di cui lui si occupava.

Dopo la conferenza stampa terminerà il lavoro degli esperti esterni. In seguito sarà un compito del Gran Consiglio eletto il prossimo 3 aprile decidere quali raccomandazioni indirizzare al Governo.