LuganoAbusi sessuali di gruppo, la difesa chiede l'assoluzione
Swisstxt
5.4.2022 - 14:10
I tre giovani, tra i 20 e i 21 anni, che da lunedì sono alla sbarra poiché accusati di aver violentato una coetanea, conosceranno il loro destino venerdì, quando il giudice Mauro Ermani pronuncerà la sentenza al termine di un procedimento delicato.
05.04.2022, 14:10
05.04.2022, 15:17
Swisstxt/Red.
Martedì mattina i loro avvocati, Deborah Gobbi, Clarissa Indemini e Mattia Guerra, si sono battuti per l’assoluzione, in particolare dal reato più grave di violenza carnale.
La corte delle Assise criminali dovrà valutare due ricostruzioni diametralmente opposte di quello che è successo, quella degli inquirenti e quella dei difensori degli imputati. I tre ragazzi, ricordiamo, sono accusati di aver violentato più volte la giovane dopo una serata in discoteca.
Le difese si sono concentrate sulla questione del consenso. Secondo loro, la giovane avrebbe voluto avere dei rapporti con i tre. E se non era consenziente non lo ha espresso chiaramente. Per le difese non ci sono prove che possano accertare la colpevolezza degli imputati.
Secondo la pubblica accusa, la ragazza era terrorizzata e paralizzata, ma aveva espresso segnali di disagio sufficienti. Per le difese, però, «mi fai male» non significa «smetti». E la giovane avrebbe anche lanciato segnali di assenso uscendo dalla discoteca e in camera da letto.
Sostengono questa tesi le affermazioni degli imputati, un breve filmato non mostrato in aula e alcune dichiarazioni della ragazza. Per la difesa, quest'ultima ha riportato alla madre e a una precedente frequentazione la versione che le faceva comodo.
I legali hanno chiesto di giudicare gli imputati senza considerare il loro passato: «Vedo dei ragazzi superficiali, volgari, ingenui, ma non degli stupratori», ha concluso l'avvocato Mattia Guerra.
Rischiano diversi anni di carcere
Le accuse sono di ripetuta violenza carnale e di violazione della sfera privata, in quanto gli atti sessuali sono stati in parte filmati. Le pene richieste vanno dai 6 ai 9 anni di carcere, oltre all'espulsione dalla Svizzera.