GiustiziaIn due alla sbarra per truffa telefonica contro degli anziani
Swisstxt / red.
24.10.2023 - 18:49
Rinviati a giudizio due italiani che, in un paio di mesi, avrebbero sottratto 200’000 franchi a quattro persone. Lo riferisce la RSI.
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24.10.2023, 18:49
24.10.2023, 19:16
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Un nuovo, importante caso di truffa telefonica ai danni degli anziani si appresta ad approdare in aula.
Nei giorni scorsi la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo ha rinviato a giudizio i presunti autori: due cittadini italiani, di 47 e 57 anni.
In appena un paio di mesi, tra il febbraio e l’aprile scorsi, avrebbero raccolto beni per circa 200’000 franchi, mai recuperati. E il bottino sarebbe stato ancora più ingente se tutto fosse andato secondo i piani.
Quattro le vittime
Quattro le vittime, tra Luganese e Mendrisiotto, raggirate sempre con la stessa tecnica.
Dall’estero arriva la chiamata sul telefono di casa: il figlio è in difficoltà. C’è una cauzione da versare per l’incidente stradale che ha provocato. Oppure l’incidente lo ha subìto, e servono cure mediche. Come le terapie – altra scusa classica – imposte dai suoi gravi problemi di salute; che si tratti di costosi vaccini o di iniezioni per sconfiggere il Covid.
Poco dopo scatta la trappola. Altri membri del gruppo si presentano alla porta, e l’anziano, nel panico, consegna tutto quanto è riuscito a racimolare (contanti, monete d’oro, gioielli).
Di cosa sono accusati
I due imputati, che stanno già espiando anticipatamente la pena, compariranno alla sbarra tra un mese. Truffa per mestiere (in parte tentata) l’accusa di cui dovranno rispondere.
Nei loro confronti Lanzillo chiederà tra i due e i cinque anni di carcere. La Corte delle Assise Criminali sarà presieduta dalla giudice Francesca Verda Chiocchetti.