Lacune Anche i mattatoi ticinesi sotto la lente

SwissTXT / pab

16.1.2020

Un'analisi dell'Ufficio federale di sicurezza alimentare e veterinaria
Un'analisi dell'Ufficio federale di sicurezza alimentare e veterinaria
blv.admin.ch

Lacune nelle modalità di macellazione degli animali sono state rilevate dall'Ufficio federale di sicurezza alimentare e veterinaria (USAV) e hanno riguardato 67 mattatoi della Svizzera, di cui quattro in Ticino.

L'analisi, resa nota nei giorni scorsi, ha toccato il 10% delle strutture presenti sul territorio nazionale. In particolare, sono state rilevate criticità nello stordimento e nel dissanguamento: si tratta di una «situazione allarmante» secondo la protezione degli animali, mentre per l'Unione professionale svizzera della carne sono semplicemente «casi isolati».

Vietti: «L'animale va rispettato»

«Quasi tutte le macellerie, una volta, si occupavano anche dell'uccisione degli animali», ha spiegato ai microfoni della RSI il presidente dell'Associazione mastri macellai e salumieri del canton Ticino e della Mesolcina, Pietro Vietti. «Poi con i nuovi parametri di legge si è cominciato ad affidarsi a strutture in regola».

Riguardo alla presenza di situazioni fuori norma, secondo Vietti, «le pecore nere ci sono sempre. Bisogna capire che tipo di errori vengono commessi e se si stratta di 'recidive', nel senso che magari qualcuno non ha preso lettura delle nuove leggi ed è abituato a operare come ha sempre fatto. Cosa comunque sbagliatissima. L'animale va rispettato, fino a quel momento dove sappiamo tutti come va a finire».

Leggi il rapporto dell'USAV

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