Il contratto collettivo di lavoro per architetti, ingegneri e professioni affini entra in vigore e sarà di obbligatorietà generale su tutto il territorio ticinese.
Il Tribunale federale, con una decisione datata 18 gennaio, ha infatti respinto la richiesta di effetto sospensivo postulata dai ricorrenti (una dozzina studi di ingegneria e l’Unione degli studi consulenti d’ingegneria).
Il testo, che prevede salari minimi a partire da 60’000 franchi all’anno, regola così da subito le condizioni di lavoro di circa 3’000 lavoratori.