Sequestro Moro Baragiola "non può finire in carcere da noi"

SwissTXT / pab

21.1.2019 - 18:26

Immagine d'illustrazione
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Ti-Press

Alvaro Baragiola in quanto cittadino svizzero non può essere estradato in Italia senza il suo consenso e nemmeno può scontare nella Confederazione l'ergastolo inflittogli in contumacia dalla giustizia italiana per il suo ruolo nel sequestro di Aldo Moro, come lui stesso si era detto disposto a fare nelle dichiarazioni dei giorni scorsi.

È questa la posizione dell'Ufficio federale di giustizia, interpellato dalla RSI dopo le affermazioni del brigatista, quelle del ministro dell'interno italiano Matteo Salvini che vorrebbe vederlo nelle carceri italiane e quelle del consigliere nazionale Lorenzo Quadri che ne sollecitava l'estradizione a Roma.

Nessuna richiesta italiana

Né in un senso né nell'altro sono giunte finora richieste da parte italiana. La legge sull'assistenza giudiziaria è applicabile solo per fatti avvenuti dopo la sua entrata in vigore, che è il 1983, quindi successiva al caso Moro.

Baragiola, lo ricordiamo, venne condannato all'ergastolo in Svizzera una trentina di anni fa per un altro omicidio, pena poi ridotta a 17 anni. Ne ha trascorsi 11 dietro le sbarre ed è stato quindi liberato.

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