Lugano Broker italiano alla sbarra per un buco da 24 milioni

Rinviato a giudizio il broker padovano amante del jet-set. Avrebbe raggirato cinque clienti e rischia più di cinque anni.

Ammonta a circa 24 milioni di euro il buco di cui dovrà presto rispondere, alle Assise Criminali di Lugano, l’imprenditore italiano già balzato più volte all’attenzione della cronaca, anche per il lussuoso stile di vita e i presunti legami con il jet-set internazionale. Lunedì il procuratore pubblico Andrea Gianini lo ha rinviato a giudizio con un lungo elenco di accuse.

Tra il 2010 e il 2018 il 45enne, figlio di una nota famiglia di Padova, avrebbe raggirato cinque connazionali, che gli avevano affidato i propri risparmi affinché li investisse. I fondi sarebbero invece finiti nelle sue tasche e in quelle dei parenti, a loro volta indagati.

Uno dei clienti avrebbe versato, sui conti di quattro banche luganesi, la bellezza di oltre 14 milioni di euro, senza più vederne traccia. Un’appropriazione indebita a cui si aggiungerebbe la truffa aggravata, commessa ai danni della stessa persona e di altre quattro, per un totale di ulteriori 10 milioni.

Truffa – sostengono gli inquirenti – orchestrata anche sfruttando il blasone famigliare, o promuovendo altisonanti (quanto ingannevoli) eventi.

Contro il broker, già condannato in Italia ed estradato alla fine di novembre, si ipotizzano infine i reati di falsità in documenti e riciclaggio di denaro aggravato. La Corte sarà composta pure dagli assessori giurati. Gianini intende chiedere infatti una pena superiore ai cinque anni di carcere.